"Cristo si è fermato a Eboli", di Francesco Rosi
Dal bestseller di Carlo Levi
Cristo si è davvero fermato a Eboli, dove la strada e il treno abbandonano la costa di Salerno e il mare, e si addentrano nelle desolate terre di Lucania. Cristo non è mai arrivato qui, né vi è arrivato il tempo, né l’anima individuale, né la speranza, né il legame tra le cause e gli effetti, la ragione e la Storia
Il 17 dicembre del 1980, a poche settimane dal sisma che devastò la zona irpino-lucana della Penisola, la Rai manda in onda il primo episodio della versione televisiva del film, più lunga di quella cinematografica (270 minuti contro 150), articolata in 4 episodi, trasmessi fino al 7 gennaio 1981. Per la prima volta disponibile on line su Raiplay qui: Cristo si è fermato a Eboli. Nel filmato il primo episodio della serie.
Carlo Levi, giunto a Gagliano, inizia a fare piccole passeggiate giornaliere in compagnia del cane Barone e lentamente entra in contatto con la popolazione che finisce per chiedergli di esercitare la professione di medico. Si dedica alla pittura e si intrattiene con gli abitanti, con il podestà, con il parroco Don Trajella. Riottenuta la libertà, torna a Torino dove scriverà un libro su quella straordinaria esperienza. Con Filippo La Porta Rai Cultura/Letteratura ha ripercorso le circostanze della scrittura di Cristo si è fermato a Eboli, il rapporto di Levi con questa sua opera e il dibattito all'interno del partito comunista italiano che seguì la sua pubblicazione.