Alida Valli alla fine della Seconda Guerra Mondiale
Dal docu-film "Alida" (2020) di Mimmo Verdesca
4 giugno 1944: Roma è libera! A piazza Venezia le truppe alleate sono passate tra due fitte file di gente. Oscar ed io ci siamo confusi con gli altri. Ad un tratto mi sono sentita mancare: aspetto un bambino!
Dal diario di Alida Valli la cronaca dell'arrivo delle truppe alleate nella Capitale dove l'attrice viveva insieme al marito Oscar De Mejo, musicista e compositore che aveva sposato proprio quell'anno, nel 1944 e con cui rimase fino al divorzio, nel 1952. Alle vicende storiche e ai ricordi degli avvenimenti collettivi legati alla guerra, si associano quelli intimi della sua vita di donna: Alida avverte uno svenimento e capisce di essere incinta. Carlo, il suo primogenito, nascerà a Roma il 17 gennaio del 1945 e nella vita farà l'attore. Il secondo figlio della coppia, Larry, seguendo le orme paterne, sarebbe diventato invece un musicista jazz.
A guerra finita Alida Valli, oltre a diventare madre, firma un contratto con il produttore americano David Selznick che - rivela l'attrice in una lettera alla madre Silvia - già l'aveva contattata nel 1941. Ad Alida si aprono le porte della mecca del cinema made in Usa: Hollywood.
In questa clip una parte della storia e della carriera dell'attrice italiana, raccontata dal documentario di Mimmo Verdesca Alida, il primo dedicato a questa grande artista nata cento anni fa. A prestare la voce ad Alida Valli, che narra i fatti in prima persona, l'intepretazione calda ed intensa dell'attrice Giovanna Mezzogiorno. Le parole, inedite, sono della stessa Alida, tratte dai suoi diari, dalle lettere personali che scrisse, accompagnati da fotografie e filmati conservati negli anni dalla famiglia De Mejo, il cui ultimo discendente è Pierpaolo. Nonno Oscar, musicista e compositore, sposò Alida nel 1944. I due si separarono poi nel 1952. Da quell'unione nacque Carlo, anche lui attore, scomparso nel 2015, padre di Pierpaolo.
Questo prezioso materiale intimo, insieme alle testimonianze di tanti artisti, famigliari e amici che hanno conosciuto la Valli fuori e dentro i set cinematografici, ha permesso a Mimmo Verdesca (già vincitore di due Nastri d’argento per altri due documentari sul cinema, In arte Lilia Silvi e Sciuscià 70) di svelare con il suo film la vera personalità dell'attrice.
Nel suo nome c’è il suo ritratto: significa ‘di nobile stirpe’, ma anche guerriera. Alida è stata una donna che ha sempre combattuto per l’arte e per l’amore
Mimmo Verdesca
Aneddoti, ricordi, testimonianze prestigiose, incastonate nella biografia artistica e privata di Alida Valli, rendono il racconto di Alida ancora più ricco. Tra gli altri grande costumista Piero Tosi, le attrici Vanessa Redgrave, Carla Gravina e Charlotte Rampling, il critico Thierry Fremaux, Roberto Benigni. E tanti registi con cui Alida ha lavorato: da Bernardo Bertolucci a Margarethe Von Trotta, da Dario Argento a Marco Tullio Giordana. Ne viene fuori un ritratto affatto scontato di una donna solo apparentemente severa e algida, in realtà sensibile e bisognosa d'affetto.
Il documentario Alida (2020) è stato selezionato da Cannes Classics 2020 e presentato in prima mondiale alla Festa del Cinema di Roma, sezione Omaggi, nell'ottobre del 2020. Dopo la lunga pausa per l’emergenza sanitaria, il docu-film arriva finalmente nelle sale dal 17 maggio 2021, in occasione del centenario della nascita dell'attrice il 31 maggio.