Paolo Di Paolo: il fotografo ritrovato

Paolo Di Paolo: il fotografo ritrovato

Il film di Bruce Weber che ne ripercorre la vita

Paolo Di Paolo: il fotografo ritrovato
Diretto dal grande fotografo e regista Bruce Weber (candidato all'Oscar per Let's Get Lost), The Treasure of His Youth (Paolo Di Paolo: un tesoro di gioventù) ripercorre la vita del fotogiornalista autodidatta Paolo Di Paolo, nato a Larino, provincia di Campobasso, nel 1925 e scomparso il 12 giugno 2023 a 98 anni. Il film parte dal Molise, sua terra natale, e attraversa la sua breve ma intensa carriera che si è svolta in gran parte a Roma, dove, tra il 1954 e il 1968, ha collaborato a pubblicazioni culturali come Il Mondo e con rotocalchi di grande diffusione come Tempo.

Gli scatti di Paolo Di Paolo, abbracciano il mondo dell'arte, della cultura, della moda, del cinema e della vita quotidiana, mostrando con intimità e realismo l’Italia che riemerge dalla distruzione e dalla povertà della seconda guerra mondiale. Con la sua Leica, il fotografo molisano ha conquistato i favori e le simpatie dell’élite culturale agli albori della dolce vita.



La carriera di Paolo Di Paolo si è interrotta con la chiusura della rivista Il Mondo e l'avvento di un tipo di giornalismo scandalistico e di fotocronaca da paparazzi. Uno stile che non gli corrispondeva e che rifiutò con fermezza.

Ho smesso di fotografare per amore della fotografia

Attaccata la macchina fotografica al chiodo, Di Paolo si ritira in campagna dove dedica il resto della sua vita alle attività intellettuali e alle passioni personali. Diventa lo storico ufficiale dei Carabinieri, ha due figli e inizia a collezionare e restaurare auto antiche: una vita tranquilla, lontano da ogni clamore. La decisione è definitiva. Da quel momento non parlò mai, nemmeno ai suoi figli, di quegli anni in cui collaborò con Pier Paolo Pasolini o ritrasse i grandi dello spettacolo, italiani e stranieri: da Luchino Visconti  ad Anna Magnani, da Elizabeth Taylor a Grace Kelly, e ancora Marcello Mastroianni, Rudolf Nureyev, Sophia Loren, Ezra Pound, Giorgio De Chirico, Tennessee Williams e tanti altri.

Vent’anni fa l’immenso archivio fotografico di Di Paolo, ordinato e abbandonato in cantina, è stato casualmente riscoperto dalla figlia Silvia che da quel momento ha gradualmente assunto il ruolo di archivista, ricostruendo il lavoro paterno e restituendogli il posto che gli spetta nella storia. Nel 2019, i suoi sforzi sono culminati nell’apertura della prima mostra della carriera di Paolo Di Paolo al Museo Maxxi di Roma, intitolata Il Mondo Perduto, cui sono seguite nel 2021 altre due esposizioni milanesi La lunga strada di sabbia e MILANO (fotografie 1956-1962), e nella pubblicazione della sua prima monografia.

Ma il mistero della storia di Paolo Di Paolo rimane: perché un uomo dovrebbe voltare le spalle così radicalmente a quella vita glamour, per bandirla così drasticamente? Cosa potrebbe motivare un artista a cancellare ogni traccia della sua precedente identità?

Il film di Bruce Weber, presentato alla 16^ edizione della Festa del Cinema di Roma, parte proprio da queste domande per esplorare "il viaggio di auto-invenzione, perdita e redenzione di Di Paolo". È una storia di glamour e intrighi, piena di luminari, attrici e aristocratici. È una storia di famiglia, che si riconcilia con un patriarca e il suo passato taciuto. È una storia sul potere di guarigione dell'arte: la ricostruzione di un uomo, della sua eredità e della sua connessione al mondo. Ed è la storia di un' ispirazione, quella che ebbe il regista statunitense Bruce Weber quando notò, in una piccola galleria di Roma, una fotografia che ritraeva Pier Paolo Pasolini e ne fu così colpito che si mise alla ricerca del misterioso fotografo che l'aveva scattata, dando l'avvio alla ricostruzione della sua storia straordinaria.

Il film sarà proiettato sabato 23 ottobre 2021 alle 19.00 all'Auditorium Parco della Musica nel corso della 16^ edizione della Festa del Cinema di Roma.

Bruce Weber è nato il 29 marzo 1946 a Greensburg, Pennsylvania. Fotografo e regista di fama internazionale, ha fotografato per le principali riviste e ha al suo attivo 35 libri. Il suo lavoro è stato esposto in oltre 65 gallerie e musei di tutto il mondo. Le sue fotografie si trovano nelle collezioni permanenti del Victoria and Albert Museum di Londra e nella Divisione Fotografia della città di Parigi. Weber è altrettanto stimato per il suo lavoro di regista e ha prodotto un totale di sette film, tra cortometraggi e lungometraggi.

Il suo primo e secondo film, Broken Noses e Let’s Get Lost, hanno vinto il premio come miglior documentario dell'Associazione Internazionale Documentari. Let’s Get Lost ha avuto una nomination all'Oscar per il miglior documentario nel 1988. La colonna sonora del film è stata numero uno delle classifiche jazz ed è la collezione di Chet Baker più venduta nella storia. Il suo documentario Chop Suey, uscito nel 2001, e A Letter To True, uscito nell'autunno del 2004, sono i suoi titoli più recenti. Weber ha anche diretto video musicali per Chris Isaak e The Pet Shop Boys, quest'ultimo vincitore del premio “Video dell’Anno” di Music Week. Ha diretto anche spot pubblicitari per note aziende e grandi stilisti. Vive a New York City.