Domenico Modugno e la maschera di Scaramouche
Un ricordo dell'artista nato il 9 gennaio 1928
Com'è bella l'avventura
un cavallo e una chitarra
ogni punto della terra
per fermarsi o per andare
Canta Domenico Modugno. E recita, con la spontaneità e il vigore con cui sapeva dare spettacolo delle sue doti di incredibile showman. Un mattatore che teneva la scena da protagonista assoluto: in televisione, al cinema, al Teatro Sistina nelle commedie musicali di Garinei&Giovannini, durante le più importanti manifestazioni canore in Italia e all'estero. A cominciare dalla mecca della canzone nostrana: Sanremo. Renzo Arbore ha detto di lui: è il più grande cantautore italiano del XX secolo, insieme a Lucio Battisti.
Rai Cultura, in occasione dell'anniversario della sua nascita - il 9 gennaio 1928 - lo vuole ricordare in uno storico sceneggiato della Rai, Scaramouche, il primo realizzato in Italia in cui, oltre a recitare, si suona, si balla e si canta: un vero e proprio musical per il piccolo schermo.
Le musiche, firmate dallo stesso Modugno, accompagnano le rocambolesche vicende liberamente tratte dalla vita dell'attore Tiberio Fiorilli, che qui si intrecciano con i tratti caratteristici della maschera teatrale napoletana di Scaramuccia, millantatore, seduttore e attaccabrighe. Trasmesso in cinque puntate sul Programma Nazionale nel 1965 per la regia di Daniele D'Anza e la sceneggiatura di Corbucci e Grimaldi, vedeva nel cast anche Carla Gravina, Liana Orfei e Raffaella Carrà.
Domenico Modugno e CarlaGravina in "Scaramouche"
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