Il cinema d'impegno civile
Graziano Diana
Una filmografia prevalentemente dedicata all’impegno civile quella di Graziano Diana, regista e sceneggiatore nato a Livorno il 30 gennaio 1959.
La passione di raccontare storie, nutrita fin da ragazzo, lo porta a diplomarsi alla Scuola del Centro Sperimentale di Cinematografia da dove poi prende il largo nel mondo del cinema, prima collaborando alle sceneggiature dei film di Ettore Scola (Maccheroni e La famiglia), poi firmando con Simona Izzo e Ricky Tognazzi Ultrà (Orso d’oro alla Berlinale, 1991), La scorta (1993), Maniaci sentimentali (1994), Vite strozzate (1996), Canone inverso (2000), Tutte le donne della mia vita (2007), Il padre e lo straniero (2010). Nel 1995, insieme ad Angelo Pasquino firma la sceneggiatura di Un eroe borghese, film diretto da Michele Placido e tratto dal saggio d'inchiesta di Corrado Stajano.
Nel 2007 cura la regia del film televisivo La vita rubata interpretato dall’attore Beppe Fiorello e nel 2010 di Edda Ciano e il comunista con Stefania Rocca e Alessandro Preziosi (Premio Internazionale Cinema Narrativa Efebo d'oro 2013).
Con la serie di Rai 1 Gli anni spezzati Diana vince il premio Acqui Storia. La storia in Tv, con particolare riferimento all'episodio "Il giudice", che racconta del rapimento del giudice Mario Sossi da parte delle Brigate Rosse nel 1974. Nel 2017, sempre per Rai 1, con Marco Videtta e Gloria Giorgianni, scrive il docufilm Vittorio Occorsio e Piersanti Mattarella per il ciclo Nel nome del popolo italiano.
Nel 2018 esce al cinema il documentario Pertini, il combattente scritto e diretto da Giancarlo De Cataldo che il presidente Sergio Mattarella fa proiettare al Quirinale.
Ancora tanta televisione: dalla terza serie de I bastardi di Pizzofalcone (2021), di cui Diana è soggettista di serie e sceneggiatore di puntata, a Yara (2021), il film che racconta l’omicidio della giovane Yara Gambirasio, diretto da Marco Tullio Giordana. poi Carla sulla vita di Carla Fracci e la serie Fosca Innocenti (2022).
Molti i premi e i riconoscimenti che hanno accompagnato la sua carriera: nel 2013 riceve il Premio città di Pesaro per la sua opera nel piccolo e grande schermo; due Nastri d'Argento Grandi Serie Internazionali nel 2022, uno per I bastardi di Pizzofalcone 3 (miglior serie crime), l'altro per Yara come miglior film tv.
In questa intervista Graziano Diana ci racconta cos'è per lui il cinema d'impegno civile.
La passione di raccontare storie, nutrita fin da ragazzo, lo porta a diplomarsi alla Scuola del Centro Sperimentale di Cinematografia da dove poi prende il largo nel mondo del cinema, prima collaborando alle sceneggiature dei film di Ettore Scola (Maccheroni e La famiglia), poi firmando con Simona Izzo e Ricky Tognazzi Ultrà (Orso d’oro alla Berlinale, 1991), La scorta (1993), Maniaci sentimentali (1994), Vite strozzate (1996), Canone inverso (2000), Tutte le donne della mia vita (2007), Il padre e lo straniero (2010). Nel 1995, insieme ad Angelo Pasquino firma la sceneggiatura di Un eroe borghese, film diretto da Michele Placido e tratto dal saggio d'inchiesta di Corrado Stajano.
Scrive Ultimo, trasmesso in tv nel 1998, diretto da Stefano Reali; Donne di mafia (2001), diretto da Giuseppe Ferrara; Lo zio d'America (2002) diretto da Rossella Izzo; Soldati di pace, (2003) diretto da Claudio Bonivento, vincitore a Saint-Vincent della Grolla d'oro come migliore sceneggiatura televisiva dell'anno; Amiche (2004); Don Bosco (2004); L'uomo sbagliato (2005), diretto da Stefano Reali; Il giudice Mastrangelo (2005), diretto da Enrico Oldoini; La luna e il lago (2006) scritto con Antonio Monda e diretto da Andrea Porporati; La donna della domenica, 2011, diretto da Giulio Base.Sono molto affascinato da quelle persone che si trovano a sfidare poteri criminali, sia perché il loro lavoro lo prevede, oppure perché sono dei semplici cittadini che si trovano in un dato momento della loro vita coinvolti in fatti gravi e devono fare delle scelte.
Graziano Diana
Nel 2007 cura la regia del film televisivo La vita rubata interpretato dall’attore Beppe Fiorello e nel 2010 di Edda Ciano e il comunista con Stefania Rocca e Alessandro Preziosi (Premio Internazionale Cinema Narrativa Efebo d'oro 2013).
Con la serie di Rai 1 Gli anni spezzati Diana vince il premio Acqui Storia. La storia in Tv, con particolare riferimento all'episodio "Il giudice", che racconta del rapimento del giudice Mario Sossi da parte delle Brigate Rosse nel 1974. Nel 2017, sempre per Rai 1, con Marco Videtta e Gloria Giorgianni, scrive il docufilm Vittorio Occorsio e Piersanti Mattarella per il ciclo Nel nome del popolo italiano.
Nel 2018 esce al cinema il documentario Pertini, il combattente scritto e diretto da Giancarlo De Cataldo che il presidente Sergio Mattarella fa proiettare al Quirinale.
Ancora tanta televisione: dalla terza serie de I bastardi di Pizzofalcone (2021), di cui Diana è soggettista di serie e sceneggiatore di puntata, a Yara (2021), il film che racconta l’omicidio della giovane Yara Gambirasio, diretto da Marco Tullio Giordana. poi Carla sulla vita di Carla Fracci e la serie Fosca Innocenti (2022).
Molti i premi e i riconoscimenti che hanno accompagnato la sua carriera: nel 2013 riceve il Premio città di Pesaro per la sua opera nel piccolo e grande schermo; due Nastri d'Argento Grandi Serie Internazionali nel 2022, uno per I bastardi di Pizzofalcone 3 (miglior serie crime), l'altro per Yara come miglior film tv.
In questa intervista Graziano Diana ci racconta cos'è per lui il cinema d'impegno civile.