Cannes 2024: "The Falling Sky" alla Quinzaine Des Cinéastes
Prodotto da Brasile e Italia
La foresta è viva. Morirà solo se i bianchi continueranno a distruggerla. (...) Allora moriremo, uno dopo l'altro, sia noi che i bianchi. Tutti gli sciamani alla fine moriranno. Quando non ci saranno più loro vivi a sostenere il cielo, esso crollerà
Davi Kopenawa
Così parlava Davi Kopenawa, lo sciamano e portavoce degli Yanomami, gruppo etnico che abita la zona di foresta compresa tra i bacini dei fiumi Orinoco e Rio delle Amazzoni, in Brasile. Una testimonianza drammatica e potente del leader religioso di un popolo che conta circa 30 mila individui, vittime di una grave crisi umanitaria causata dall'invasione di decine di migliaia di minatori bianchi alla ricerca principalmente di oro e cassiterite. Fenomeno che favorisce la violenza, la contaminazione da mercurio di acqua e pesce, la deforestazione e numerose malattie tra gli indios.
Liberamente tratto dall'omonimo libro dello sciamano Yanomami Davi Kopenawa e dell'antropologo francese Bruce Albert, il film The Falling Sky è stato selezionato alla Quinzaine Des Cinéastes dell'edizione 2024 del Festival di Cannes. E' il racconto del rituale funebre misterico “Reahu”, una cerimonia magica di evocazione che mobilita la comunità in uno sforzo collettivo per sorreggere il cielo e impedire che cada a causa dei comportamenti dei nape, i bianchi, e del mondo cosiddetto civilizzato.
Attraverso questa sorta di rito iniziatico, lo spettatore scopre la bellezza della cosmologia Yanomami e la forza della loro visione geopolitica che invita a guardare lontano
The Falling Sky, diretto da Eryk Rocha e Gabriela Carneiro da Cunha, è prodotto da Brasile e Italia, in una co-produzione Aruac Filmes, Hutukara Yanomami Association, Stemal Entertainment con Rai Cinema, in collaborazione con Le Film D'Ici, prodotto dagli stessi registi e dalla produttrice italiana Donatella Palermo.
I registi:
Eryk Rocha si è formato alla Scuola di San Antonio de Los Baños a Cuba. Regista, produttore, montatore e direttore della fotografia, con The Falling Sky, suo decimo film, è alla sua terza partecipazione al Festival di Cannes, dove con il film Cinema Novo (2016), ha vinto il premio L'Oeil d'Or.
I suoi lavori hanno partecipato ai maggiori festival cinematografici del mondo come Cannes, Venezia, Locarno, Visions du Réel, Idfa, CPH: DOX, Telluride, BFI di Londra, Sundance, New Directors MoMa di New York, Festival di Rio, Visions du Réel, raccogliendo moltissimi e prestigiosi riconoscimenti. Tra i suoi titoli: Rocha Que Voa (Pietre nel cielo), Quimera, Transeunte, Jards, Campo De Jogo, Breve Miragem De Sol (Burning Night), Edna.
Gabriela Carneiro da Cunha è un'artista brasiliana, performer, regista, e attivista artistica ambientale. È ideatrice del Margins Project - On Rivers, Buiúnas and Fireflies, un progetto artistico basato sull'ascolto dei fiumi brasiliani in situazioni di catastrofe, da cui sono già nati numerosi spettacoli teatrali, film, dibattiti, workshop e la rete Buiunas - una rete tra donne, fiumi e arte.
Progetto realizzato con il contributo del Fondo per le produzioni minoritarie del Ministero della Cultura - Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, con il supporto di Fondation Cartier pour l’art contemporain, ISA - Instituto Socioambiental, Porticus, CLUA - Climate and Land Use Alliance, Ford Foundation, Nia Tero Foundation, Instituto humanize, Instituto Arapyaú, RFN - Rainforest Foundation Norway, NICFI - Norway's International Climate and Forest Initiative, RCA - Rede de Cooperação Amazônica, Instituto Iepé, Instituto Meraki, IRIS - International Resource for Impact and Storytelling, Amazon Watch e Fondation AlterCiné.