81. Venezia Classici: i film restaurati

81. Venezia Classici: i film restaurati

La presentazione in anteprima dei 18 restauri realizzati nel corso del 2024

81. Venezia Classici: i film restaurati
La selezione di Venezia Classici dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia presenta in anteprima mondiale 18 restauri realizzati nel corso del 2024 di pellicole provenienti da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo.

Oltre al centenario della nascita di Marcello Mastroianni (28 settembre 1924), in onore del quale sarà presentato a Venezia Classici il restauro de La Notte di Michelangelo Antonioni, la Mostra quest'anno rende omaggio ad un altro grande del nostro cinema, Vittorio De Sica di cui ricorre il 50° anno dalla scomparsa (13 novembre 1974) con la presentazione del restauro del film L'oro di Napoli (1954), realizzato a cura di Cinecittà per iniziativa della Filmauro Srl di Aurelio e Luigi De Laurentiis, a partire dal negativo scena 35mm e dal negativo colonne ottiche 35mm mono, e con la supervisione artistica di Andrea De Sica. Tra gli interpreti, oltre allo stesso Vittorio De Sica, Totò, Sophia Loren, Silvana Mangano, Paolo Stoppa. Tra i film italiani restaurati si aggiungono Ecce Bombo (1976) di Nanni Moretti, che inaugurò la prima partecipazione del regista al festival di Cannes 1978 e contribuì a farlo conoscere a livello internazionale, e Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto di Lina Wertmuller, che fu dei più grandi incassi in Italia della stagione cinematografica 1974-75. 

Procedendo per anniversari: sono cento trascorsi 100 anni anche dalla fondazione della Columbia Pictures: The Big Heat di Fritz Lang e His Girl Friday di Howard Hawks sono i due capolavori restaurati da Sony Pictures Entertainment, scelti da Venezia fra i tanti film della Major che hanno contribuito a fare grande la storia del cinema americano. Oltre ai due citati, altri tre film vanno a completare il numero dei restauri di pellicole made in USA: Bend of the River, annoverato fra i capolavori western di Anthony Mann, Blood and Sand di Rouben Mamoulian, e Model  di Fred Wiseman, che il New York Times ha definito “uno dei più importanti e originali registi dei nostri tempi”.

Trentacinque anni fa, invece, Peter Brook conquistò Venezia con la sua affascinante versione cinematografica dell’omonimo poema epico indiano The Mahabharata (1989), restaurato dalla Brook Production. 

Dalla Francia arrivano a Venezia i restauri di Jeux interdits di René Clément (Leone d’oro alla Mostra del Cinema del 1952), e La peau douce di François Truffaut. Dal Giappone Storia segreta del dopoguerra: dopo la guerra di Tokyo, uno dei capolavori di Nagisa Oshima, e La casa degli amori particolari del regista Yasuzô Masumura, allievo di Fellini, Visconti e Antonioni. Ispirato dai principi del Neorealismo italiano, è del regista indiano Girish Kasaravalli Ghatashraddha (1977). Dal Sud America proviene uno dei maggiori classici del nuovo cinema brasiliano, A hora e vez de Augusto Matraga di Roberto Santos.

Tornando in Europa, è danese il film d’esordio di Nicolas Winding Refn, Pusher (1996), primo capitolo di una trilogia di notevole successo commerciale, che ebbe anche il merito di far debuttare un grande attore come Mads Mikkelsen. Infine, il restauro della versione integrale di Flocons d’or di Werner Schroeter, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes nel 1976 e poi distribuito privo di uno dei suoi episodi più belli, che il restauro del Museo del Cinema di Düsseldorf ha consentito di reintegrare.

Presiederà la Giuria di studenti di cinema, chiamata ad assegnare il Premio Venezia Classici per il miglior film restaurato, il regista e sceneggiatore Renato De Maria. Composta da 24 studenti, ognuno indicato dai docenti dei diversi corsi di cinema delle università italiane, dei DAMS e della veneziana Ca’ Foscari, questa giuria potrà premiare anche il miglior documentario sul cinema presentato all’interno della Sezione.