"Giulia mia cara! Giorgio" di Maria Mauti
Festa del Cinema di Roma - Freestyle
...Voi dovete vedere in me, attraverso una lente appena appena deformante, la vostra esistenza. La nostra tragedia meravigliosa dell’essere in vita in un mondo assurdo e incomprensibile, davanti a un universo che poi non sappiamo neanche se c’e’
Giorgio Strehler, Lettera per Giorni felici di Beckett
"Giulia mia cara! Giorgio”, così iniziano e finiscono le lettere che Giorgio Strehler scrive all’attrice Giulia Lazzarini, prima o dopo uno spettacolo.
Le ultime raccomandazioni, gli ultimi cenni d’amore e di paura per i suoi attori. Poi Giulia resta sola in scena, lei e i suoi personaggi. Il film parte da questo dialogo elettivo tra il regista e una delle attrici più importanti nel panorama italiano. Giulia è donna di teatro. Il teatro è la sua vita.
Giulia Lazzarini e Tino Carraro in Tempesta © Ciminaghi Fondazione Piccolo Teatro di Milano Teatro d'Europa
"Il teatro è la parabola del mondo", le scrive Strehler. Seguendo Giulia in prova per la prima volta nella sua casa e poi al Piccolo Teatro di Milano, il racconto si centra su questa connessione tra arte e vita, alla ricerca del segreto del suo mestiere e della sua misteriosa capacità di interprete nel rappresentare l’essere umano.
Quando ho conosciuto Giulia ho avuto la sensazione di trovarmi davanti a qualcosa di grande e sconosciuto
Maria Mauti
In copertina: Giulia Lazzarini e Giorgio Strehler per Elvira Ciminaghi - Fondazione Piccolo Teatro di Milano Teatro d'Europa
Giulia Lazzarini © Ciro Frank Schiappa