La Dolce vita di Fellini e Catozzo, tra sogno magia e realtà

All'aeroporto di Olbia-Costa Smeralda

04 Dic 2024 > 31 Dic 2024
Dal 4 al 31 dicembre 2024, l'aeroporto Olbia-Costa Smeralda (SS) ospiterà la mostra artistico-documentale La Dolce Vita di Federico Fellini e Leo Catozzo: tra sogno, magia e realtà, organizzata dall'Associazione culturale Il Leone e le Cornucopie.

Ci siamo attivati un anno fa con un gruppo di ricerca perché avevamo il desiderio di presentare una retrospettiva sul Maestro Fellini visto da un’ottica forse inusuale che parte dalla selezione dei motocicli, veri e propri protagonisti delle sue pellicole, mai scelti a caso dal regista ma anzi in alcuni casi ideati e progettati personalmente da lui che curava ogni minimo particolare del film. In un processo ideale siamo quindi arrivati a studiare anche il Fellini più inedito, quello che emerge dal profondo sodalizio umano e professionale con Leo Catozzo
Fabio Alescio, curatore della Mostra

 L’inaugurazione, alla presenza degli organizzatori e delle istituzioni, è in programma mercoledì 4 dicembre (ore 11.00). L'esposizione, un percorso immersivo nel mondo felliniano, presenta due sezioni, delle quali la prima, allestita nell’aerostazione, lato arrivi, è completamente dedicata a nove motoveicoli iconici e protagonisti dei capolavori del regista riminese e gentilmente concessi dal Museo Sidecar di Cingoli (Macerata).

I motocicli sono frutto di un’accurata ricerca e restauro durata decenni e curata dallo studioso del cinema Costantino Frontalini, proprietario del Museo Sidecar e ospite speciale all’inaugurazione della mostra, il 4 dicembre 2024.
 
Tra questi, spicca il triciclo personale di Fellini, marca Giordani del 1925, acquisito dal curatore della rassegna da un antiquario di Gambettola, paese d'origine di Urbano Fellini, padre del regista. E poi, tra gli altri, il motocarro di Zampanò; la Vespa de La Dolce Vita; il motocarro Innocanti de Le notti di Cabiria e l'Harley-Davidson di Amarcord. Nei pannelli descrittivi di ogni mezzo e del film che lo ha reso famoso, molte curiosità inedite che proiettano il visitatore nelle atmosfere del cinema dell’Italia del dopoguerra. 
 
Nella seconda sezione la mostra evidenzia il profondo legame professionale e personale tra Federico Fellini e Leo Catozzo, montatore dei suoi film più significativi. Grazie alla collaborazione con la famiglia Catozzo, saranno esposti presso l’ArtPort Gallery, al piano superiore dell’aeroporto, alcuni materiali provenienti dall'archivio privato del figlio Alberto, tra i quali campeggiano due prototipi della pressa da montaggio "Cabiria", geniale invenzione e brevetto di Leo Catozzo che rivoluzionò per sempre la tecnica di montaggio dell’epoca, riducendo in maniera significativa i tempi di lavorazione di un film. 
 
Nel percorso espositivo sarà possibile visionare alcuni oggetti unici provenienti dalla collezione, tra cui: un ciak originale in legno e le locandine dei film più celebri di Fellini, i suoi dipinti, i bozzetti originali e i disegni scambiati tra i due nel corso degli anni. Una postazione multimediale permetterà ai visitatori di visionare filmati e interviste originali a Fellini e ai protagonisti dell'epoca.
 
Durante il periodo della mostra, saranno organizzate serate dedicate alle proiezioni dei due film vincitori dell’Oscar: mercoledì 11 dicembre (ore 20.00) sarà proiettato La Dolce Vita, seguito venerdì 13 dicembre (ore 20:00) da Amarcord. Entrambi i film sono presentati nella versione restaurata concessa dalla Cineteca di Bologna. L’ingresso è gratuito e le proiezioni si terranno nella sala della ArtPort Gallery, al piano superiore dell’aeroporto.  In cartellone anche un concerto del maestro Giandomenico Anellino di musiche tratte dalle colonne sonore delle pellicole più note del regista e del cinema italiano. A seguire, sarà possibile immergersi nelle atmosfere natalizie grazie all’esibizione del coro Gospel Movin’On Up di Olbia.

Questa iniziativa culturale rappresenta un'opportunità unica per vivere l'aeroporto in un'atmosfera diversa, offrendo un'esperienza immersiva volta a divulgare la conoscenza del cinema italiano del dopoguerra, uno dei periodi più produttivi e riconosciuti a livello mondiale, mettendo in luce storie, innovazioni e testimonianze legate all'universo di uno dei nostri più grandi Maestri