Adriana Cavarero. Il populismo digitale
L'illusione della democrazia diretta
La filosofa Adriana Cavarero, intervistata al Kum! Festival di Ancona, ci spiega cos'è il populismo digitale. Al fomentare una cultura dell'odio e del risentimento, caratteristica di tutti i populismi, qui si aggiunge un elemento giudicato molto pericoloso: una forte illusione di esercitare una forma di democrazia diretta.
Gli algoritmi con cui funziona la rete, non sono meccanici ma indirizzano l’utente a trovare quello che vuole trovare, a confermare i propri sentimenti e questo facilita un radicalizzarsi delle culture dell’odio. Rispetto ai fenomeni del populismo classico che sono molto studiati, questo nuovo populismo è ancora da approfondire, per cui mentre sappiamo a cosa hanno portato i populismi classici, non sappiamo a cosa potrebbe portare il populismo digitale.
Adriana Cavarero è professoressa di Filosofia politica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Verona. Tra le fondatrici del pensiero della differenza sessuale, nelle sue ricerche ha fatto emergere le irrisolte questioni di genere nella tradizione filosofica. Le sue riflessioni vertono, da un lato, sul significato della narrazione e dell'espressione vocale nella costituzione dell'identità e, dall'altro, sulle pratiche di violenza collettiva legate alle trasformazioni della guerra contemporanea. Tra le sue opere: Nonostante Platone. Figure femminili nella filosofia antica (Roma 1990); Corpo in figure. Filosofia e politica della corporeità (Milano 1995); Tu che mi guardi, tu che mi racconti. Filosofia della narrazione (Milano 1997); A più voci. Filosofia dell'espressione vocale (Milano 2003); Orrorismo, ovvero della violenza sull'inerme (Milano 2007); Inclinazioni. Critica della rettitudine (Milano 2013).