Emanuele Severino. I concetti di Dio e anima in Kant
Dalla ragion pura alla ragion pratica
In questa breve intervista, realizzata in occasione del Congresso All'alba dell'eternità. I primi 60 anni de La struttura originaria (Brescia 2-3 marzo 2018), Emanuele Severino parla dei concetti metafisici (Dio, Anima, libertà umana) della tradizione filosofica, dopo la Critica della ragion pura di Immanuel Kant (Königsberg 1724 -1804).
Tali concetti vengono esclusi sul piano della ragion pura, ma affermati su quello della ragion pratica, che per Kant non è non verità, ma un’implicazione necessaria richiesta dall’esistenza nell’uomo dell’imperativo categorico. Kant non opera la distruzione della tradizione, ma la distruzione del modo metafisico in cui la tradizione si è costituita.
Emanuele Severino (1929 - 2020) è stato uno dei maggiori filosofi italiani del XX secolo. Accademico dei Lincei, ha collaborato per decenni con il “Corriere della Sera”. Ha offerto un’interpretazione della filosofia che sottolinea lo scacco del pensiero metafisico da Platone a Nietzsche e Heidegger. Per superare le aporie nichilistiche della tradizione metafisica evidenti anche nel discorso moderno della tecnica, ha promosso un ritorno a una filosofia dell’Essere che escluda rigorosamente il non-essere e il divenire. Fra le sue opere recenti: Dialogo su diritto e tecnica (con N. Irti, Roma-Bari 2001); Discussioni intorno al senso della verità (Pisa 2009); L’identità del destino. Lezioni veneziane (Milano 2009); Il destino della tecnica (Milano 2009); Democrazia, tecnica, capitalismo (Brescia 2009); Il mio ricordo degli eterni. Autobiografia (Milano 2011); La potenza dell’errare. Sulla storia dell’Occidente (Milano 2013); In viaggio con Leopardi. La partita sul destino dell’uomo (Milano 2015); Dike (Milano 2015); Storia, gioia (Milano 2016); Il tramonto della politica. Considerazioni sul futuro dell’uomo (Milano 2017); Dispute sulla verità e la morte (Milano 2018). La Casa Editrice Adelphi pubblica la collana “Scritti di Emanuele Severino”.