Franco Cardini. Le prime costituzioni
La Magna Charta e le Costituzioni di Melfi
Partendo dalla concessione da parte di Giovanni Plantageneto della Magna Charta Libertarum (la Grande Carta delle Libertà) nel 1215, qui lo storico medievalista Franco Cardini, mette a confronto il re inglese, cui gli aristocratici riescono ad imporre il rispetto dei loro diritti, e l'imperatore Federico II che, in qualità di re di Sicilia, ispirandosi ad un modello giuridico arabo-musulmano (tutti sono uguali di fronte a Dio), stabilisce un pacchetto di leggi (le Costituzioni melfitane) tendenzialmente paritarie (tutti sono uguali di fronte al sovrano).
Così facendo Federico in realtà impedisce nel Sud Italia lo sviluppo di una borghesia forte con il fine di garantire un'economia controllata che, secondo Cardini, sarà uno degli elementi che determineranno la futura condizione depressiva del nostro meridione.
Franco Cardini è uno storico italiano nato a Firenze nel 1940. Dopo la laurea in Lettere conseguita presso l’Università di Firenze, per breve tempo è stato professore di scuola superiore e poi ha insegnato in diverse università tra cui quelle di Middlebury, Barcellona e Bari. Attualmente è professore ordinario di Storia Medievale presso l'Università di Firenze. Specializzato nello studio del Medioevo, si è occupato soprattutto di crociate, di pellegrinaggi e di rapporti tra la cristianità e l’Islam. Tra i suoi numerosi libri si ricordano: La vera storia della Lega lombarda (1991); Noi e l'Islam: un incontro possibile? (1994); Alla corte dei papi (1995); L’avventura di un povero crociato (1997); Gerusalemme (2012); L'appetito dell'imperatore. Storie e sapori segreti della Storia (2014); entrambi nel 2015, Andare per le Gerusalemme d'Italia e Un uomo di nome Francesco; nel 2016, Il califfato e l'Europa. Dalle crociate all'ISIS: mille anni di paci e guerre, scambi, alleanze e massacri , L'Islam è una minaccia. Falso! , Onore e Samarcanda. Un sogno color turchese; nel 2017, Dunkerque. 26 maggio-4 giugno 1940: storia dell'operazione Dynamo (con S. Valzania), La congiura. Potere e vendetta nella Firenze dei Medici (con B. Frale) e La Via della Seta. Una storia millenaria tra Oriente e Occidente (con A. Vanoli); Andalusia (2018). Per i suoi studi ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Dal 1994 al 1996 è stato membro del Consiglio d’amministrazione della RAI. È stato fondatore della rivista Percorsi, collabora con il quotidiano Avvenire e dal 2012 fa parte del comitato scientifico della rivista Eurasia.