Giuseppe Cambiano. Platone: musica e matematica

Le vie per la filosofia

Giuseppe Cambiano, intervistato in occasione del Festival della Filosofia di Modena 2017 Le forme del creare, parla degli insegnamenti di matematica e musica nell’Accademia platonica.
Platone intendeva la musica in un’accezione molto più ampia di come la intendiamo noi oggi. Era l’arte delle Muse, la cultura letteraria, musicale in senso generale e aveva una funzione essenziale per la formazione del carattere dei giovani.

Chi possiede una sufficiente educazione musicale può accorgersi con grande acutezza di ciò che è brutto o imperfetto nelle opere d’arte o in natura, mentre sa approvare e accogliere con gioia nel suo animo ciò che è bello, e nutrirsene e diventare un uomo onesto
Platone

La musica è anche studio dei rapporti numerici e la matematica ha una funzione essenziale per la filosofia perché consente di fare un salto dalla considerazione degli oggetti puramente sensibili a quella delle forme universali, quali, per esempio le forme geometriche studiate nelle loro proprietà generali.

Se la musica diventa oggetto della ragione e non dei sensi, allora diventa una forma altissima di Sapienza e si avvicina alla filosofia
Platone

La funzione conoscitiva della matematica è straordinaria perché ci permette di cogliere le proprietà generali delle cose, ed è questa la via che ci conduce alla filosofia. Nella cultura greca, infatti, non esisteva la separazione tra filosofia e scienza come nella cultura contemporanea.


Giuseppe Cambiano è professore emerito di Storia della filosofia antica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. A partire da una rigorosa analisi storico-filosofica sui classici della filosofia greca, intorno ai temi delle scienze e delle tecniche, ha studiato la fortuna della polis, dei classici (Aristotele, Tucidide, Senofonte, Plutarco) e delle categorie del pensiero politico greco (repubblica, democrazia, libertà, partecipazione) nella cultura europea moderna e contemporanea. Tra le sue opere: Polis. Un modello per la cultura europea (Roma-Bari 2000); Storia della filosofia antica (Roma-Bari 2004); Perché leggere i classici. Interpretazione e scrittura (Bologna 2010); I filosofi in Grecia e a Roma. Quando pensare era un modo di vivere (Bologna 2013); Come nave in Tempesta. Il governo della città in Platone e Aristotele (Roma-Bari 2016); Filosofia italiana e pensiero antico (Pisa 2016); I moderni e la politica degli antichi. Tra Machiavelli e Nietzsche (Bologna 2018); Sette ragioni per amare la filosofia (Bologna 2019).