"Costellazione '68": La rivoluzione culturale di Franco Basaglia

Zavoli intervista i malati dell'Ospedale Psichiatrico di Gorizia

Se la malattia mentale è, alla sua stessa origine, perdita dell'individualità, della libertà, nel manicomio il malato non trova altro che il luogo dove sarà definitivamente perduto, reso oggetto della malattia e del ritmo dell'internamento
Franco Basaglia

Il 13 maggio 1978, veniva approvata la legge 180, detta Legge Basaglia. Questo video propone alcune interviste raccolte nel 1968 dal giornalista Sergio Zavoli nell’Ospedale Psichiatrico di Gorizia, dove Franco Basaglia, direttore della struttura dal 1961, aveva sperimentato il suo innovativo metodo terapeutico per la cura delle persone affette da grave disagio psicopatologico: i “malati di mente”, come si diceva allora. Contro una realtà manicomiale che prevedeva la massima segregazione, la contenzione, la camicia di forza e l`elettroshock, Basaglia si era battuto per una rivoluzione culturale, prima che scientifica, che riconoscesse il “malato mentale” come persona e che comprendesse l’importanza, per la cura dello stesso, dei rapporti con il mondo esterno. Dalle drammatiche testimonianze che Zavoli ha consegnato alla memoria storica, emerge il carattere degradante e ingiustificabile delle violenze subite. La sperimentazione di Basaglia sollevò un acceso dibattito politico e sociale sulla possibilità di trasformare gli ospedali psichiatrici in luoghi dove i diritti del malato fossero rispettati.

Che i poveri siano matti è solo un’ipotesi letteraria. In realtà, possono esserlo sia i poveri, sia i ricchi. Ma i poveri, di fronte alla malattia, sono indifesi e facilmente si perdono. Così come, in un mondo che non si costruisce sull’uomo, è indifeso e si perde chi non ha le forze per resistere alle contraddizioni di quell’altra prigione orgogliosamente abitata dai sani
Sergio Zavoli


Da Rai Teche: Costellazione 68. Dialoghi nei giardini di Abele, 1968