Liliana Segre. Lo sterminio degli Ebrei

I tragici ricordi di un'adolescente

Liliana Segre (Milano, 1930), senatrice a vita dal 2018, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz, narra, in quest’intervista di Giosuè Boetto Cohen, la tragedia del proprio internamento, a soli 12 anni, nel campo di concentramento nazista di Auschwitz. Dei 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni che furono deportati lì, Liliana Segre fu tra i venticinque sopravvissuti.
La sua testimonianza è di toccante intensità: il racconto dell`avvento delle leggi razziali in Italia, l`esperienza di sentirsi diversa dagli altri bambini, l’espulsione dalla scuola pubblica, la tentata fuga della famiglia in Svizzera, l`arresto e, infine, la deportazione. 

Mi ricordo che quando andai una scuola privata e ripassavo dalla via Ruffini, dove avevo fatto la prima e la seconda elementare, incrociavo certe bambine, che erano state mie compagne, che mi segnavano col dito e dicevano: ‘quella lì è la Segre. Non può più venire a scuola perché è ebrea’
Liliana Segre

E poi, la vita nel campo di Auschwitz, possibile solo grazie a uno sdoppiamento interiore, che le permise di sopravvivere anche nei momenti più tragici della permanenza nel lager. In seguito, il trasferimento, a piedi, a tappe forzate, verso il campo di Ravensbrück e nella sua sottosezione di Malchow. Infine, la liberazione.
Al rientro nell'Italia liberata, fu accolta, inizialmente, dagli zii e, poi, dai nonni materni, unici superstiti della propria famiglia.

Era molto difficile per i miei parenti convivere con un animale ferito come ero io: una ragazzina reduce dall'inferno, dalla quale si pretendeva docilità e rassegnazione. Imparai ben presto a tenere per me i miei ricordi tragici e la mia profonda tristezza. Nessuno mi capiva, ero io che dovevo adeguarmi ad un mondo che voleva dimenticare gli eventi dolorosi appena passati, che voleva ricominciare, avido di divertimenti e spensieratezza
Liliana Segre

Da Rai Teche: Mosaico - Mediateca per le scuole, 1999