Lucio Cavazzoni. Le basi filosofiche dell'agricoltura ecologica

La circolarità del tutto

 

Lucio Cavazzoni, Presidente di Alce Nero, impresa di agricoltori biologici, apicoltori e produttori fairtrade (ossia impegnati a garantire migliori condizioni di vita per i produttori dei Paesi in via di sviluppo), intervistato ad Ancona in occasione della prima edizione del KUM! Festival - Curare, Educare, Governare” parla della cura e della responsabilità che l’uomo contemporaneo deve assumersi nei confronti dell’ambiente, promuovendo un’agricoltura ecologica.

Cavazzoni parte dall’idea della circolarità del Tutto, che è alla base del libro di John G. Neihardt, Alce Nero parla, per affermare che l’agricoltura biologica deve costituire un impegno per la vita, costituendo non solo una regola agricola ma un principio filosofico. 


Lucio Cavazzoni, nato nel 1956, laureato in sociologia a scienze politiche di Bologna, inizia a fare l’apicoltore nel 1978. Co-fondatore della Coop Apistica Valle dell’Idice e successivamente di Conapi, Consorzio Nazionale Apicoltori, ne rimane presidente fino al 2008.  Fra il 2006 ed il 2008 partecipa alla costituzione di Cooperativas Sin Fronteras - Bribri, Costa Rica - associazione di oltre 20 cooperative latino americane che producono biologico in 11 diversi paesi e di LiberaTerraMediterraneo - Corleone, provincia di Palermo - consorzio fra cooperative agricole biologiche che operano sulle terre confiscate alla mafia. Dal 1999 al 2018 è prima amministratore delegato poi presidente di Alce Nero, impresa fra agricoltori biologici, apicoltori, produttori fair-trade. A partire dallo stesso anno fa parte di Goodland, impresa dedicata alle aree agricole più difficili per contribuire a generare strumenti di impatto sociale mirati alla produzione di cibo vero e sano per l’uomo e per l’ambiente.