Nicoletta Cusano. Sull'amore

Essenza e fondamento

Nicoletta Cusano parla del suo saggio Essenza e fondamento dell'amore, pubblicato da Mimesis nel 2012.

Le grandi riflessioni filosofiche riconducono l’origine della follia d’amore al desiderio di «possedere il bene per sempre» (Platone), alla struttura logico-dialettica del Reale che «di due vuol sempre far uno» (Hegel), all’essere gettati «in un bagno di linguaggio» (Lacan), all’«istinto sessuale» (Schopenhauer), all’«ultimo» dei «cari inganni» «di nostra vita» (Leopardi), all’infinità creatrice dell’atto pensante (Gentile). L’analisi di questo scritto mostra invece che la dinamica amorosa è una particolare individuazione della struttura contraddicentesi del desiderio, e che tale struttura può essere compresa solo se ricondotta al suo fondamento ultimo: la separazione dell’esser sé dell’essente dalla negazione della sua negazione. Capire questa separazione significa capire perché nel desiderio d’amore – che si configura come desiderio di desiderio – il contraddirsi strutturale del desiderio assuma una fisionomia complessa, caratterizzata innanzitutto da una forza trascinante «irresistibile», per cui l’amato è sempre, per quanto inconsapevolmente, vissuto come originariamente contraccambiante: l’amante crede di desiderare, di essere nel possibile, mentre vive la possibilità del desiderio come certezza. Ciò è possibile perché la «certezza» che caratterizza l’allucinazione del desiderio amoroso non nega il proprio negativo, ma se lo lascia accanto come non negato: in questo modo ogni certezza è dubitabile e ogni dubbio può essere trasformato in certezza.

L’amore sorge quando si attiva una proiezione idealizzante talmente potente che, sulla sua base, non solo si desidera essere desiderati dall’idealizzato (e cioè questo desiderio dell’altro acquista un carattere affettivo e sessuale), ma si è inconsapevolmente convinti che il desiderio sia appagato, corrisposto.


Nicoletta Cusano, dal 2010 docente di filosofia teoretica per la cattedra di Ontologia Fondamentale (Università Vita-Salute San Raffaele), dal 2020 ha assunto l’incarico di direzione del Centro di ricerca in filosofia (CRIF Bolzano), per cui dirige attualmente un progetto di ricerca rivolto al rapporto tra filosofia, neuroscienze e Intelligenza Artificiale. Dal 2013 dirige la Rivista scientifica semestrale di filosofia teoretica La Filosofia Futura (Mimesis editore) di cui Emanuele Severino è stato Presidente dalla sua fondazione.