Norberto Bobbio. Che cos'è la democrazia
Aforismi
Il filosofo del diritto e storico della cultura Norberto Bobbio (Torino, 18 ottobre 1909 – 9 gennaio 2004), in una intervista di Renato Parascandolo per l'Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche, formula la propria definizione minima, da tutti accettabile, di democrazia, intesa dal filosofo come metodo per prendere decisioni collettive.
Penso che sia necessario dare una definizione minima di democrazia, attribuendo al suo concetto alcuni caratteri specifici sui quali possiamo essere tutti d'accordo e per dare una definizione minima di democrazia bisogna dare una definizione puramente procedurale definendo la democrazia come un metodo per prendere decisioni collettive. Si chiama gruppo democratico quello in cui valgono almeno queste due regole per prendere decisioni collettive: la prima è che tutti partecipano alle decisioni direttamente o indirettamente e la seconda è che la decisione viene presa dopo una libera discussione a maggioranza.
Norberto Bobbio è stato un filosofo del diritto e storico della cultura italiano (Torino 1909 - 2004). Nell'ambito della teoria generale del diritto si è impegnato in una ricostruzione e in un ripensamento del giusnaturalismo e del positivismo (Giusnaturalismo e positivismo giuridico, 1965). Nel campo degli studi politici, è stato autore di fondamentali saggi sui classici moderni (Da Hobbes a Marx, 1965) e sugli elitisti italiani (Saggi sulla scienza politica in Italia, 1969); è tornato più volte sul rapporto tra politica e cultura (Politica e cultura, 1955) e sulla democrazia (Il futuro della democrazia, 1984). La sua riflessione è ispirata all'esigenza di coniugare le istanze della libertà individuale con quelle dell'eguaglianza sociale (liberal-socialismo). Nel 1984 fu nominato senatore a vita. Formatosi con Gioele Solari, ha insegnato filosofia del diritto nelle universìtà di Camerino (1935), Siena (1938), Padova (1940) e Torino (1948), dove poi ha insegnato filosofia della politica fino al 1984. Socio nazionale dei Lincei (1966); senatore a vita della Repubblica (1984); direttore della Rivista di filosofia. La sua ampia produzione è complessivamente fedele ad una impostazione filosofica empiristica ed analitica. Nell'ambito della teoria generale del diritto si è impegnato nella critica al giusnaturalismo e nella costruzione di una scienza giuridica come sistema coerente: Scienza e tecnica del diritto (1934), L'analogia nella logica del diritto (1938), Scienza del diritto e analisi del linguaggio (1950), Studi di teoria generale del diritto (1955), Teoria della norma giuridica (1958), Teoria dell'ordinamento giuridico (1960). Con le sue opere dedicate ai problemi di filosofia politica ha insistito, in particolare, sulla necessità di elaborare una soddisfacente tecnica liberal-democratica della gestione del potere e sull'indipendenza degli intellettuali e della cultura dai partiti: i già citati Politica e cultura e Saggi sulla scienza politica in Italia (1969), Quale socialismo? (1976). Infine la sua ampia produzione di storico è dedicata ad una esposizione critica del contributo offerto da alcuni pensatori del passato e a rilanciare alcuni esponenti, come per es. Cattaneo, abitualmente trascurati, della tradizione positivistico-empiristica nella cultura italiana del 19º e del 20º secolo: La filosofia del decadentismo (1944), Diritto e stato nel pensiero di Kant (1957), Locke e il diritto naturale (1963), Italia civile (1964), il già ricordato Da Hobbes a Marx, Una filosofia militante. Studi su Carlo Cattaneo (1971), Pareto e il sistema sociale (1973), Gramsci e la concezione della società civile (1976), Thomas Hobbes (1989). Tra gli ultimi suoi scritti: De senectute (1996), Elementi di politica (1998), Autobiografia (1999), Dialogo intorno alla Repubblica (2001). Tra i contributi redatti per l'Istituto della Enciclopedia Italiana: Eguaglianza (Enciclopedia del Novecento, vol. II, 1977, pp. 355-364); Giusnaturalismo e giuspositivismo (Enciclopedia delle Scienze Sociali, vol. IV, 1994, pp. 365-374); Intellettuali (Enciclopedia del Novecento, vol. III, 1978, pp. 798-808); Libertà (Enciclopedia del Novecento, vol. III, 1978, pp. 994-1006); Pace. Concetti, problemi e ideali (Enciclopedia del Novecento I Supplemento, 1989, pp. 812-824). Antifascista e liberalsocialista, Bobbio prese parte attiva al movimento di liberazione dell’Italia e in seguito alla vita politica della repubblica, anche se non in modo diretto, interpretandone le caratteristiche in modo acuto e illuminante, tanto da essere considerato all’unanimità una personalità di riferimento nel dibattito culturale e politico dell’Italia contemporanea.