Pietro Montani. Le nuove forme dell'arte

L'opera viva

Pietro Montani, intervistato al Festival della Filosofia di Modena 2017 Le forme del creare, parla delle nuove forme di esperienza interattiva nell’arte contemporanea. L’arte installativa che opera fuori dalle regole del mercato dell’arte, liberandosi dai curatori e dagli allestitori, come ad esempio Christo, la street art o i musei narrativi, come Studio Azzurro di Paolo Rosa, in cui il visitatore interagisce con la struttura. Si tratta di forme artistiche che sono del tutto svincolate dai rituali e dalle regole del mondo del'arte e del mercato.

In  questa nuova  prospettiva l’opera d’arte comincia a perdere il suo carattere statico diventando attraverso la sua trasformazione qualcosa di vivo.


Pietro Montani è professore di Estetica presso l’Università di Roma "La Sapienza". Si è occupato di storia della disciplina estetica e ha messo a fuoco la questione dell’immaginazione cinematografica “al di là dello spazio letterario”, come forma originale di connessione tra fatti e finzione. Più di recente i suoi interessi si sono rivolti allo statuto biopolitico dei rapporti tra tecnica ed estetica. Tra i suoi libri: Estetica ed ermeneutica. Senso, contingenza, verità (Roma-Bari 1996); L’immaginazione narrativa. Il racconto del cinema oltre i confini dello spazio letterario (Roma 2000); Arte e verità dall’antichità alla filosofia contemporanea. Un’introduzione all’estetica (con A. Ardovino, D. Guastini, Roma-Bari 2002); Bioestetica. Senso comune, tecnica e arte nell’età della globalizzazione (Roma 2007); Tecnologie della sensibilità. Estetica e immaginazione interattiva (Milano 2014).