Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico. Paestum 2018
Le rovine e il Museo
Rai Cultura ha seguito la XXI Edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, che si è svolta a Paestum, dal 15 al 18 novembre 2018, intervistando alcuni relatori.
Secondo il Consigliere speciale del Direttore Generale UNESCO, Mounir Bouchenaki la Borsa di Paestum rappresenta un evento unico al mondo, perché mette a confronto specialisti dell’archeologia e del turismo, anche di paesi che non affacciano sul Mediterraneo, come la Cambogia e il Messico. Il Direttore della Borsa, Ugo Picarelli, ricorda che la prima edizione risale al 1998, quando il sito archeologico di Paestum fu inserito nel Patrimonio UNESCO e sottolinea l’importanza del gemellaggio con il sito archeologico di Palmira, che ha un doppio significato sia perché richiama l’attenzione internazionale sul sito siriano devastato dalla guerra, sia perché rafforza il tema di dialogo interculturale. L’archeologo Omar Asaad, figlio di Khaled al-Asaad, Direttore del sito archeologico di Palmira, che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale, esprime soddisfazione per la decisione della Borsa di intitolare a suo padre l’International Archaeological Discovery Award, che premia ogni anno la più importante scoperta archeologica nel mondo. Anche l’archeologo Paolo Matthiae, direttore dal 1964 della missione archeologica ad Ebla, in Siria, ricorda la figura di Khaled al-Asaad. Il filosofo Sebastiano Maffettone parla dell’importanza dell’archeologia per dare un senso al turismo e il professor Carmine Ampolo della Scuola Normale di Pisa sottolinea la funzione educativa di un turismo archeologico e culturale consapevole.
Secondo il Consigliere speciale del Direttore Generale UNESCO, Mounir Bouchenaki la Borsa di Paestum rappresenta un evento unico al mondo, perché mette a confronto specialisti dell’archeologia e del turismo, anche di paesi che non affacciano sul Mediterraneo, come la Cambogia e il Messico. Il Direttore della Borsa, Ugo Picarelli, ricorda che la prima edizione risale al 1998, quando il sito archeologico di Paestum fu inserito nel Patrimonio UNESCO e sottolinea l’importanza del gemellaggio con il sito archeologico di Palmira, che ha un doppio significato sia perché richiama l’attenzione internazionale sul sito siriano devastato dalla guerra, sia perché rafforza il tema di dialogo interculturale. L’archeologo Omar Asaad, figlio di Khaled al-Asaad, Direttore del sito archeologico di Palmira, che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale, esprime soddisfazione per la decisione della Borsa di intitolare a suo padre l’International Archaeological Discovery Award, che premia ogni anno la più importante scoperta archeologica nel mondo. Anche l’archeologo Paolo Matthiae, direttore dal 1964 della missione archeologica ad Ebla, in Siria, ricorda la figura di Khaled al-Asaad. Il filosofo Sebastiano Maffettone parla dell’importanza dell’archeologia per dare un senso al turismo e il professor Carmine Ampolo della Scuola Normale di Pisa sottolinea la funzione educativa di un turismo archeologico e culturale consapevole.