Sebastiano Maffettone. Identità e appartenenze
Io, comunità e identità personale
Nel video Sebastiano Maffettone, professore ordinario di Filosofia Politica alla LUISS Guido Carli di Roma, intervistato in occasione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (Paestum 15 - 18 novembre 2018), parla di "Identità e appartenenze", tema della XXI sedizione della manifestazione. L'intervento del professor Maffettone ha riguardato soprattutto il concetto di identità, considerato dal punto di vista della filosofia sia occidentale che orientale: da una parte il rapporto tra l'io e la comunità e dall'altro quello tra l'identità personale e soggettiva, che sottende le esperienze e le emozioni che noi tutti viviamo.
Sebastiano Maffettone è professore di Filosofia politica presso l’Università Luiss di Roma. Ha tenuto lezioni e seminari presso numerose università di Europa, Asia, Africa Australia e Nord America (dove è stato visiting professor a Harvard, NJU, Columbia, UPenn). Oltre all’impegno accademico, ha svolto vari incarichi pubblici ed è stato editorialista di diversi giornali. Ha recentemente fondato l’Osservatorio di etica pubblica Ethos (Business School Luiss). Dirige la rivista “Filosofia e Questioni Pubbliche”. Ha tradotto e diffuso il pensiero di John Rawls in Italia ed è autore di numerosi volumi nell’ambito della filosofia morale, politica e sociale. Tra le sue opere recenti: La pensabilità del mondo. Filosofia e governanza globale (Milano 2006); I fondamenti del liberalismo (con R. Dworkin, Roma-Bari 2008); Introduzione a Rawls (Roma-Bari 2010); Un mondo migliore. Giustizia globale tra Leviatano e Cosmopoli (Milano 2013); Filosofia politica. Una piccola introduzione (Milano 2015); Il valore della vita. Cosa conta davvero e perché (Milano 2016); Karl Marx nel XXI secolo (Milano 2018); Politica. Idee per un mondo che cambia (Firenze 2019); Il quarto shock: come un virus ha cambiato il mondo (Milano 2020).Identificare tutto quello che siamo nell’identità è sbagliato perché noi entriamo e usciamo dell’identità, non conta solo l’identità razziale o quella di genere, che può creare fenomeni di ghettizzazione. La capacità critica è la capacità di essere dentro e fuori insieme e non bisogna perderla, per cui affianco all’identità di gruppo, alla pluralità dell’identità. ci deve essere un margine per essere insieme dentro e fuori. Per questo io distinguo tra interessi condizionali e interessi critici, i primi consistono nel fare ciò che ci fa piacere, i secondi sono interessi più importati e profondi che fanno parte della nostra identità. Affianco all'appartenenza bisogna conservare l'indipendenza di giudizio.