Stefano Zamagni. Economia e convivenza
Tolleranza, rispetto, condivisione
Stefano Zamagni, intervistato al Festival della Filosofia di Modena del 2016, parla del tema della convivenza dal punto di vista economico.
Convivenza è una parola che oggi sta tornando di straordinaria attualità e che ha tre livelli: il primo è quello della tolleranza, il secondo quello del rispetto - io non sono d’accordo con le tue idee però le rispetto – il terzo è quello della condivisione, ed è il livello più alto in cui io pur riconoscendo nell’altro una matrice culturale diversa cerco con l’altro un punto di convergenza.
Fino a tempi non molto lontani ci si fermava alla tolleranza, soprattutto nei confronti degli immigrati, e sembrava che questa fosse una grande conquista, invece la tolleranza non è sufficiente a creare un’autentica convivenza.
La democrazia secondo Zamagni è fondamentale per la realizzazione della convivenza ai suoi tre livelli a condizione che si declini la democrazia nel senso della democrazia deliberativa, che è la vera democrazia, nella quale cioè chi è portatore di visioni diverse trova una sorta di grammatica del dialogo per mettere a confronto tutte le posizioni. Il principio base della democrazia deliberativa è il dialogo vero: se tu riesci a convincermi delle tue argomentazioni io devo accettare che tu prevalga.
Storicamente l’economia è nata proprio per realizzare la convivenza: Erasmo da Rotterdam nel 1503 pubblicò un libro nel quale sviluppò il concetto che gli scambi economici tra popoli diversi erano il più efficace antidoto contro la guerra. Diceva Erasmo che se io commercio con te non posso eliminarti perché ho bisogno di quello che produci e viceversa. Kant oltre due secoli dopo nel saggio "Per la pace perpetua" si richiamerà a questo concetto dell’umanesimo, umanesimo che nasce non a caso in Toscana, terra di mercanti che avevano capito che nel rapporto con gli altri e soprattutto con i mercanti arabi, che erano allora dominanti nel Mediterraneo è possibile trovare regole e forme pacifiche di convivenza.
Stefano Zamagni è professore di Economia politica presso l’Università di Bologna. Si è occupato di modelli di razionalità economica e ha in particolare approfondito lo studio dei comportamenti economici non interessati, fino a formulare i princìpi di una «economia civile». Tra i principali esperti di politiche migratorie e di economia del terzo settore, ha studiato inoltre le implicazioni delle politiche familiari per il welfare, giungendo a elaborare proposte di politiche sociali non basate sulla dipendenza e l’assistenza. Tra le sue pubblicazioni: L'economia del bene comune(Roma 2007); La cooperazione (con V. Zamagni, Bologna 2008);Avarizia. La passione dell’avere (Bologna, 2009); Per un’economia a misura di persona (Roma 2012); Famiglia e lavoro. Opposizione o armonia? (con V. Zamagni, Roma 2012); Impresa responsabile e mercato civile (Bologna 2013); Mercato (Torino 2014); Prudenza(Bologna 2015); L’economia civile (con L. Bruni, Bologna 2015).