Telmo Pievani. Ecologia e convivenza
L'ecologia per salvare la specie umana
Telmo Pievani, filosofo della scienza, titolare della prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche all’Università di Padova, intervistato al Festival della Filosofia di Modena del 2016, parla del concetto di convivenza dal punto di vista ecologico.
La convivenza richiama il rapporto con l’altro, con la diversità che è ancora vissuta come una minaccia. La nostra specie Homo Sapiens, una giovane specie africana nata 200mila anni fa, è stata solo una fra le tante forme umane, come i Neanderthal o gli uomini Denisova, che poi si sono tutte estinte lasciandoci soli. In generale le specie biologiche configgono tra loro e uno dei motori dell’evoluzione è la lotta per la sopravvivenza, per cui tutti tendiamo ad associare erroneamente la spiegazione evoluzionistica con questa idea gladiatoria della natura. Ma il concetto di lotta per la sopravvivenza è principalmente un concetto ecologico, dentro il quale c’è sia il conflitto sia la cooperazione. Il problema fondamentale secondo Pievani è che:
L’uomo da qualche tempo ha cambiato le regole del gioco, cambiando l’ambiente, per adattarlo a sé, mentre nel passato si adattava ad esso. La questione principale è la sostenibilità delle attività umane per la biosfera, che garantisce la nostra sopravvivenza e che non ha bisogno di noi, mentre noi invece dipendiamo da essa. Pertanto l’impegno ecologista non serve a salvare la natura (che si salva da sé) ma la nostra specie.
Telmo Pievani, filosofo ed evoluzionista, ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche presso il Dipartimento di Biologia dell'Università di Padova. Tra i suoi libri Creazione senza Dio (2006), La vita inaspettata (2011) ed Evoluti e abbandonati (2014). Collabora con “Il Corriere della Sera”, “Le Scienze” e “Micromega”.