Male nostro quotidiano
V edizione del Festival del Pensare
Rai Cultura ha seguito la V edizione del Festival del Pensare, dal titolo Male nostro quotidiano, che si è svolta, dal 18 al 26 luglio 2019, a Cecina, Casale Marittimo, Guardistallo, Montecastelli Pisano, Castagneto Carducci, Bibbona e Populonia. Il musicista, medico e liutaio Philipp Bonhoeffer e lo psicoanalista Marco Francesconi hanno affrontato il tema della bellezza, che obbliga un medico, un musicista, uno psicoanalista ad entrare in contatto con il male del mondo e con il nostro male interno.
Il filosofo Alfonso Maurizio Iacono ha parlato del male nostro quotidiano, di cui volenti o nolenti siamo spesso costretti a cibarci, ma senza per questo doverci arrendere all’idea che il male quotidiano sia il nostro unico destino, perché non abbiamo scampo. Esistono e vanno cercate possibili vie d’uscita.
Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, da anni impegnato in una battaglia civile in difesa dei valori della bellezza come strumento di conoscenza del mondo oltre che dell’identità e delle diversità delle città e del paesaggio, ha affrontato il tema delle politiche della natura e dell'etica civile come risposta al malcostume corrente. Con lui, l’archeologa Carolina Megale, anima della rinascita del golfo di Baratti e del museo di Populonia,
Nella serata di Montecastelli Pisano, borgo musicale creato da Philipp Bonhoeffer, si è parlato della cultura musicale degli Etruschi: sonorità beneaugurali, sonorità maligne, con il musicista ricercatore Francesco Landucci e l’archeologo Fabrizio Burchianti, direttore del Museo Etrusco di Volterra.
La caratteristica del musicista Francesco Landucci, che si è esibito nel corso della serata, è il suo percorso di ricerca acustica in ambito archeo musicale. Un viaggio sonoro nel tempo alla riesumazione di sonorità ancestrali, riproducendo i suoni di alcuni momenti della vita quotidiana degli Etruschi, sempre accompagnata dalla musica. Negli Etruschi, il legame con la musica era molto stretto e faceva parte non solo dei normali momenti quotidiani, ma anche delle cerimonie e dei riti religiosi, veicoli di comunicazione col divino, propiziatori del bene e di contrasto al male.
Archeologia del male: Egizi e Etruschi a confronto è stato il tema del'ultimo incontro, tenutosi a Populonia, con l’ etruscologo Giorgio Baratti e Carolina Megale, direttrice del Museo Etrusco di Populonia.
L’idea del Festival Pensare serve ancora? è nata dal desiderio dell’Associazione culturale no profit Pensiamo Insieme di offrire spunti di riflessione e dibattito nei paesi in provincia di Pisa Casale Marittimo, Guardistallo e Montescudaio che, in estate, ospitano molti turisti e visitatori.
Con tale iniziativa si sono volute dare diverse opportunità di aggregazione collettiva. La proposta è stata sottoposta ai sindaci dei tre Comuni, che l’hanno accolta con grande interesse, offrendo patrocinio, sostegno finanziario e partecipazione organizzativa. Con la terza edizione, nel 2017, il Festival estende la sua presenza anche al Comune di Cecina, proponendovi la serata di apertura. Presenza che si è ulteriormente estesa nelle edizioni successive.
Il filosofo Alfonso Maurizio Iacono ha parlato del male nostro quotidiano, di cui volenti o nolenti siamo spesso costretti a cibarci, ma senza per questo doverci arrendere all’idea che il male quotidiano sia il nostro unico destino, perché non abbiamo scampo. Esistono e vanno cercate possibili vie d’uscita.
Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, da anni impegnato in una battaglia civile in difesa dei valori della bellezza come strumento di conoscenza del mondo oltre che dell’identità e delle diversità delle città e del paesaggio, ha affrontato il tema delle politiche della natura e dell'etica civile come risposta al malcostume corrente. Con lui, l’archeologa Carolina Megale, anima della rinascita del golfo di Baratti e del museo di Populonia,
Nella serata di Montecastelli Pisano, borgo musicale creato da Philipp Bonhoeffer, si è parlato della cultura musicale degli Etruschi: sonorità beneaugurali, sonorità maligne, con il musicista ricercatore Francesco Landucci e l’archeologo Fabrizio Burchianti, direttore del Museo Etrusco di Volterra.
La caratteristica del musicista Francesco Landucci, che si è esibito nel corso della serata, è il suo percorso di ricerca acustica in ambito archeo musicale. Un viaggio sonoro nel tempo alla riesumazione di sonorità ancestrali, riproducendo i suoni di alcuni momenti della vita quotidiana degli Etruschi, sempre accompagnata dalla musica. Negli Etruschi, il legame con la musica era molto stretto e faceva parte non solo dei normali momenti quotidiani, ma anche delle cerimonie e dei riti religiosi, veicoli di comunicazione col divino, propiziatori del bene e di contrasto al male.
Archeologia del male: Egizi e Etruschi a confronto è stato il tema del'ultimo incontro, tenutosi a Populonia, con l’ etruscologo Giorgio Baratti e Carolina Megale, direttrice del Museo Etrusco di Populonia.
L’idea del Festival Pensare serve ancora? è nata dal desiderio dell’Associazione culturale no profit Pensiamo Insieme di offrire spunti di riflessione e dibattito nei paesi in provincia di Pisa Casale Marittimo, Guardistallo e Montescudaio che, in estate, ospitano molti turisti e visitatori.
Con tale iniziativa si sono volute dare diverse opportunità di aggregazione collettiva. La proposta è stata sottoposta ai sindaci dei tre Comuni, che l’hanno accolta con grande interesse, offrendo patrocinio, sostegno finanziario e partecipazione organizzativa. Con la terza edizione, nel 2017, il Festival estende la sua presenza anche al Comune di Cecina, proponendovi la serata di apertura. Presenza che si è ulteriormente estesa nelle edizioni successive.