Nicoletta Cusano. Sintesi e separazione
La contraddittorietà della base teoretica del pensiero di Martin Heidegger
Nicoletta Cusano, intervistata in occasione del congresso internazionale Heidegger nel pensiero di Severino. Metafisica, Religione, Politica, Economia, Arte, Tecnica, che si è tenuto dal 13 al 15 giugno a Brescia, parla del suo libro Sintesi e separazione, pubblicato da Mimesis nel 2017.
L’indagine si rivolge inizialmente alla filosofia di Martin Heidegger e porta alla luce la profonda contraddittorietà della sua base teoretica. Si interroga allora sul fondamento del successo di tale pensiero, che benché gravato dalla contraddizione è tra i più studiati e seguiti del Novecento. Da qui l’ampliamento della ricerca e il suo rivolgersi alla direzione fondamentale della filosofia contemporanea, alla sua essenza e alle sue radici, che affondano nel modo in cui la filosofia da Platone in poi ha concepito l’ente quale sintesi tra la determinazione (ciò che) e il suo essere (è). Rilevando che la concezione dell’ente come diveniente presuppone da ultimo che la determinazione (ciò-che) in sintesi con l’essere consista in una struttura o unità relazionale dinamica di momenti, l’indagine mette a nudo la logica che pensa l’ente come essenzialmente diveniente - in questo libro definita ‘separante’ - e risponde a questioni di grande rilievo teoretico: come mai la determinazione separata dall’essere non è riconosciuta come nulla e perciò come autocontraddizione di essente-niente? E come mai il problema del nulla assoluto viene sostanzialmente accantonato fino a Hegel incluso per ripresentarsi potentemente all’interno del pensiero (filosofico e non) contemporaneo?
Nicoletta Cusano, dal 2010 docente di filosofia teoretica per la cattedra di Ontologia Fondamentale (Università Vita-Salute San Raffaele), dal 2020 ha assunto l’incarico di direzione del Centro di ricerca in filosofia (CRIF Bolzano), per cui dirige attualmente un progetto di ricerca rivolto al rapporto tra filosofia, neuroscienze e Intelligenza Artificiale. Dal 2013 dirige la Rivista scientifica semestrale di filosofia teoretica La Filosofia Futura (Mimesis editore) di cui Emanuele Severino è stato Presidente dalla sua fondazione.
L’indagine si rivolge inizialmente alla filosofia di Martin Heidegger e porta alla luce la profonda contraddittorietà della sua base teoretica. Si interroga allora sul fondamento del successo di tale pensiero, che benché gravato dalla contraddizione è tra i più studiati e seguiti del Novecento. Da qui l’ampliamento della ricerca e il suo rivolgersi alla direzione fondamentale della filosofia contemporanea, alla sua essenza e alle sue radici, che affondano nel modo in cui la filosofia da Platone in poi ha concepito l’ente quale sintesi tra la determinazione (ciò che) e il suo essere (è). Rilevando che la concezione dell’ente come diveniente presuppone da ultimo che la determinazione (ciò-che) in sintesi con l’essere consista in una struttura o unità relazionale dinamica di momenti, l’indagine mette a nudo la logica che pensa l’ente come essenzialmente diveniente - in questo libro definita ‘separante’ - e risponde a questioni di grande rilievo teoretico: come mai la determinazione separata dall’essere non è riconosciuta come nulla e perciò come autocontraddizione di essente-niente? E come mai il problema del nulla assoluto viene sostanzialmente accantonato fino a Hegel incluso per ripresentarsi potentemente all’interno del pensiero (filosofico e non) contemporaneo?
Nicoletta Cusano, dal 2010 docente di filosofia teoretica per la cattedra di Ontologia Fondamentale (Università Vita-Salute San Raffaele), dal 2020 ha assunto l’incarico di direzione del Centro di ricerca in filosofia (CRIF Bolzano), per cui dirige attualmente un progetto di ricerca rivolto al rapporto tra filosofia, neuroscienze e Intelligenza Artificiale. Dal 2013 dirige la Rivista scientifica semestrale di filosofia teoretica La Filosofia Futura (Mimesis editore) di cui Emanuele Severino è stato Presidente dalla sua fondazione.