Francesco Barbagallo. L'Italia nel mondo contemporaneo

Sei lezioni di storia 1943-2018

Lo storico Francesco Barbagallo, intervistato nella sede del’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, parla del suo libro L'Italia nel mondo contemporaneo, pubblicato nel 2019 da Laterza, che definisce una sintesi dei problemi dell’Italia contemporanea.

La storia d’Italia è stata sempre immersa nella storia del mondo. Ma dalla fine della seconda guerra mondiale la sua storia è assolutamente incomprensibile se perdiamo di vista la dimensione internazionale e la analizziamo come una vicenda tutta interna. L’Italia ha saputo superare i traumi di una dittatura e di una disfatta proprio in quanto si è trovata a essere una frontiera della Guerra fredda. In vent’anni il paese è diventato uno dei più sviluppati al mondo e si è costituita una democrazia con una Costituzione molto avanzata. Negli anni ’60 e ’70 la strada delle riforme, del superamento degli squilibri interni e di una relativa autonomia nazionale incontrerà potenti ostacoli all’interno del paese e da parte delle potenze straniere. E verrà la stagione drammatica delle stragi e dei terrorismi. Il processo di globalizzazione successivo vede l’Italia restare ai margini della nuova fase storica. Mentre si assiste all’ascesa irresistibile delle potenze asiatiche e si completa la rivoluzione informatica e finanziaria, la Penisola affronta un trentennio di lungo declino economico e sociale e il conseguente deperimento delle pratiche democratiche. Sei lezioni che ci restituiscono una sintesi efficace della storia d’Italia. La testimonianza militante di un grande intellettuale sull’importanza della riflessione storica per comprendere il presente e restituire prospettiva al futuro.

Francesco Barbagallo, nato a Salerno nel 1945, si laurea in Giurisprudenza nell’Università di Napoli nel luglio 1967. Assistente ordinario di Storia moderna nell’Università di Napoli dal 1969, è professore incaricato di Storia delle istituzioni politiche nell’Università di Salerno dal 1972 e ordinario di Storia dei movimenti e dei partiti politici nel 1980. Dal 1981 al 2015 è stato ordinario di Storia contemporanea nell’Università di Napoli. Ora professore emerito. E’ stato, per dodici anni, direttore del Dipartimento di discipline storiche e, per sei anni, presidente del Corso di laurea magistrale in Scienze storiche dell’Università di Napoli Federico II. Dal 1983 al 2016 è stato direttore della rivista Studi Storici. Tra le sue opere si segnalano: Lavoro ed esodo nel Sud 1861-1971, Guida 1973. Stato, Parlamento e lotte politico-sociali nel Mezzogiorno 1900-1914, Università di Napoli 1976. Il Mattino degli Scarfoglio, Guanda 1979. Francesco S. Nitti, Utet 1984. L’azione parallela. Storia e politica nell’Italia contemporanea, Liguori 1990. La modernità squilibrata del Mezzogiorno d’Italia, Einaudi 1994. La formazione dell’Italia democratica, in Storia dell’Italia repubblicana, coordinata da F. Barbagallo, I, Einaudi 1994, pp. 1-128. Da Crispi a Giolitti. Lo Stato, la politica, i conflitti sociali, in Storia d’Italia, a cura di G. Sabbatucci e V. Vidotto, Laterza, 1995, pp. 3-133. Napoli fine Novecento. Politici, camorristi, imprenditori, Einaudi 1997. Il potere della camorra (1973-1998), Einaudi 1999. L’Italia contemporanea. Storiografia e metodi di ricerca, Carocci 2002. L’Italia repubblicana. Dallo sviluppo alle mancate riforme (1945-2008), Carocci 2009. Storia della camorra, Laterza 2010. La questione italiana. Il Nord e il Sud dal 1860 a oggi, Laterza 2013. Napoli, Belle Epoque 1885-1915, Laterza 2015.