Moni Ovadia. Prego Dio per liberarmi da Dio
Il rapporto con la religione
Moni Ovadia, intervistato al festival Passaggi di Fano 2018, si interroga su un Dio punitivo, becero. Moni Ovadia non si dichiara credente, né ateo, piuttosto agnostico. Gli ebrei vogliono un re, ma lui continuerà a credere nella Tōrāh che è un modello, uno stile di vita.
Il Dio di cui ci parla Moni Ovadia non somiglia a quello irato e esigentissimo del Vecchio Testamento, a cui siamo abituati a pensare, adeguandoci ai cliché. Il Dio ebraico per Moni Ovadia, semmai, ha un colloquio continuo, acceso, col Creatore, è una specie di don Camillo.
Credo nel Dio di Israele ma non posso approvare ciò che fa
Moni Ovadia è nato a Plovdiv in Bulgaria nel 1946, da una famiglia ebraicosefardita. Dopo gli studi universitari e una laurea in scienze politiche, ha dato avvio alla sua carriera d'artista come ricercatore, cantante e interprete di musica etnica e popolare di vari paesi. Alla fine degli anni '40 si trasferisce a Milano con la famiglia. Già negli anni del liceo comincia la sua attività artistica come cantante e musicista nel gruppo dell' "Almanacco Popolare" sotto la guida dell'etnomusicologo Roberto Leydi.
Dopo la laurea in Scienze Politiche nel 1972 fonda e dirige il "Gruppo Folk Internazionale" che incentra la sua ricerca sulla musica tradizionale di vari paesi, in particolare dell'area balcanica. L’ attivita ‘ del teatro si evolve con il Teatro Parenti di Milano. Nel '90 fonda la TheaterOrchestra e inizia a lavorare stabilmente con il CRT Artificio di Milano che produce lo spettacolo ”Golem” messo in scena con la con la collaborazione di Daniele Abbado che debutta al Petruzzelli di Bari e viene presentato con successo successo a Milano, Roma, Berlino, Parigi e New York L'attività di Moni Ovadia non si è limitata solo a quella teatrale: per il cinema ha prestato il proprio volto in “Caro Diario” di Nanni Moretti e, con il ruolo di co-protagonista, in “Facciamo Paradiso” di Mario Monicelli. Moni Ovadia è anche noto per il suo costante impegno politico e civile a sostegno dei diritti e della pace ed è un punto di riferimento per le giovani generazioni. I suoi contributi contributi in questo campo vengono pubblicati su riviste e su riviste e quo su Rriviste e Quotidiani fra i quali: il Corriere della Sera, L'Unità, il Secolo¸ XIX, La Stampa e il Mattino