La filosofia e i viventi non umani
Giuseppe Girgenti. L'intelligenza degli animali, delle piante e delle macchine
Plutarco ha parlato di intelligenza degli animali ponendo le basi per l’animalismo contemporaneo e Porfirio scrisse un trattato sull’intelligenza degli animali invitando gli uomini a non ucciderli per cibarsene. Ma anche le piante per Aristotele sono dotate di un’anima vegetativa, che nella tradizione scolastica è stata intesa come la capacità di vivere e di riprodursi, ma gli approcci alla vita vegetale più recenti stanno rivalutando l’approccio aristotelico alla vita vegetale come capacità di acquisire, elaborare e trasmettere informazioni che per la vita vegetale si intreccia con la genetica ed è un aspetto in cui la parte più trascurata della scienza antica, in particolare della scienza aristotelica, ossia gli studi di botanica e di zoologia, si rivela di grande attualità.Se noi parliamo di intelligenza artificiale riproduciamo con la tecnica una struttura numerica già insita nell’universo, mentre altro discorso è parlare di un’intelligenza artificiale che maturi una coscienza artificiale.
Il mondo greco quando ha parlato di intelligenza ha attribuito in prima battuta questa caratteristica all’uomo ma la tradizione aristotelica e poi neoplatonica ha messo in crisi la definizione esclusiva dell’uomo come animale razionale ponendo il problema dell’intelligenza animale.
La questione dell’intelligenza degli animali e delle piante ci pone delle sfide ecologiche da affrontare con buon senso, evitando gli eccessi dell’animalismo e recuperando forme di cooperazione armonica, nella prospettiva di un’etica non antropocentrica e nello stesso tempo non fanatica.
Giuseppe Girgenti (Palermo, 1967) si è formato presso l’Università Cattolica di Milano, ove si è laureato in filosofia nel 1989 sotto la direzione di Giovanni Reale, con una tesi dal titolo Platonismo e Cristianesimo in San Giustino Martire. I suoi studi si sono indirizzati sin da subito alla storia del platonismo pagano e cristiano, in un terreno di confine tra Antichità e Medioevo, tra filosofia e teologia. Nel 1990 ha vinto un dottorato di ricerca in filosofia, che lo ha portato a studiare in Germania, presso la Ludwig-Maximillians Universität di Monaco di Baviera, ove è stato allievo di Werner Beierwaltes (di cui ha tradotto in italiano gli studi su Agostino); poi si è trasferito in Francia, presso il Collège de France di Parigi, ove è stato allievo di Pierre Hadot (di cui ha tradotto in italiano lo studio su Porfirio e Mario Vittorino). Nel 1994 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca con una dissertazione dal titolo Porfirio tra henologia e ontologia.
Negli anni 1994-1996, con una borsa di studio post-dottorale, ha lavorato presso il Centro di Ricerche di Metafisica dell’Università Cattolica di Milano, come segretario delle collane “Temi metafisici e problemi del pensiero antico” e “Platonismo e filosofia patristica” dell’editore Vita e Pensiero, e “Testi a fronte” dell’editore Rusconi.
Negli anni 1997-2000 è stato professore a contratto di Storia della Filosofia presso l’Accademia Internazionale di Filosofia nel Principato del Liechtenstein. In questo triennio ha allargato i suoi interessi alla fenomenologia realista, traducendo in italiano opere di Jan Patocka, di Karol Wojtyla, di Adolf Reinach e di Josef Seifert. In parallelo, ha cercato di combinare l’approccio teoretico dei fenomenologi con l’approccio storico-ermeneutico di Hans-Georg Gadamer, che ha frequentato personalmente nell’ultima parte della sua vita (dal 1996 al 2002).
Ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali e ha tenuto corsi anche in Sicilia, a Monreale (Palermo) presso il Liceo Classico Basile, e a Siracusa presso l’Istituto Universitario di Studi Universitari. A Siracusa ha organizzato numerosi eventi filosofici a cui hanno preso parte fra gli altri Hans-Georg Gadamer, Gianni Vattimo, Giovanni Reale, Imre Toth, Massimo Cacciari e Hans Küng. È segretario delle collane di filosofia “Il Pensiero occidentale” e “Testi a fronte” dell’editore Bompiani di Milano, nonché membro del comitato scientifico della collana “Studi Bompiani. Filosofia” del medesimo editore. È stato chiamato a insegnare alla Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano fin dalla sua fondazione nel 2002.