Yves Lecompte. Virtuosismo musicale e virtuosismo chirurgico
Analogie e differenze
Yves Lecompte, cardiochirurgo pediatrico e Violinista, intervistato in occasione del seminario Studiare musica: solo i professionisti? O tutti, anche a scuola?, che si è svolto nel borgo di Montecastelli Pisano dal 31 luglio al 2 agosto, parla delle analogie e delle differenze tra virtuosismo musicale e virtuosismo chirurgico.
Per me non c’è analogia perché il virtuosismo chirurgico non esiste e non dovrebbe esistere, la gente ha bisogno di pensare che il chirurgo sia dotato di qualità eccezionali, perché il concetto di chirurgia e in particolare di cardiochirurgia fa paura. Si tratta sicuramente di un lavoro complesso che esige certe qualità speciali, ma il gesto tecnico è solo una piccola parte delle qualità che deve avere un chirurgo. La chirurgia non deve essere fondata sull’abilità manuale ma sulla preparazione dell’intervento.
Non ci può essere paragone tra il livello tecnico necessario per fare il chirurgo e il livello tecnico necessario per studiare uno strumento, il virtuosismo è necessario per suonare quasi tutti i pezzi della musica occidentale, mentre il gesto chirurgico è alla portata di tutti.
In Toscana, nel borgo di Montecastelli Pisano che Philipp Bonhoeffer, cardiologo, violinista, liutaio, ha reso un particolarissimo centro di ricerca musicale e scientifica, dal 31 luglio al 2 agosto, si è svolto un seminario residenziale di musica, filosofia e psicoanalisi dal titolo “Studiare musica: solo i professionisti? O tutti, anche a scuola?” con il patrocinio di Rai Cultura e dell’Università di Pisa. Studenti universitari musicisti, musicisti professionisti, filosofi, psicoanalisti, hanno discusso, guidati dall’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis, sul valore di formazioni abitualmente giudicate di poco conto se non, addirittura, superflue: latino, greco, musica, arte, filosofia...psicoanalisi.