Sossio Giametta. La poesia di Dante
Il saggio di Benedetto Croce del 1921
In questo video, Sossio Giametta, intervistato nel maggio 2021, parla dell'opera La poesia di Dante di Benedetto Croce, che definisce il libro da leggere in occasione delle celebrazioni dei Settecento anni di Dante Alighieri.
Pubblicato per la prima volta nel 1921, viene oggi rimandato in libreria da Bibliopolis come ultima gemma dell’edizione nazionale delle opere di Benedetto Croce. Tra i tanti autori dantisti Croce è certamente quello più dotato di genialità filosofica e di rigore.
Secondo Giametta, Croce si limita ad apprezzare solo la poesia di Dante, che per lui è un torrente impetuoso che dilaga ovunque, ma è ingiustamente riduttivo per quanto riguarda la struttura complessiva dell’opera dantesca, e ciò a causa della sua posizione filosofica di derivazione hegeliana.
In quanto non solo erede, ma anche curatore fallimentare dell’idealismo tedesco, Croce ha una visione da idealista che muove dall’alto verso il basso, da Dio alla terra, ma questo non è possibile perché tutto invece prende avvio dalla terra e non dal cielo.
Sossio Giametta (Frattamaggiore, 1929 - Bruxelles, 2024), è stato un filosofo, traduttore, saggista, critico letterario, scrittore e pubblicista italiano. Laureatosi in Giurisprudenza a Napoli nel 1952, dal 1965 ha lavorato a Bruxelles come funzionario presso il Consiglio dei ministri della Comunità europea. In Italia il suo nome è legato soprattutto a Nietzsche, per aver egli collaborato all’edizione critica Colli-Montinari e per avere, di Nietzsche, tradotto tutte le opere più quattro volumi di frammenti postumi (1884-1889), per Adelphi, Rizzoli, Utet e Biblioteca di Via Senato. A Nietzsche ha anche dedicato una dozzina di saggi e monografie e un’antologia di scritti (La stella danzante, BUR 2000), che ne fanno il suo più profondo e originale interprete.
Oltre a Nietzsche, ha tradotto Spinoza e Schopenhauer – del quale resta il maggior traduttore italiano – Cesare, Goethe, Freud, Hegel, Stirner. Negli ultimi anni ha espresso il suo pensiero filosofico, da lui definito Essenzialismo, in una trilogia pubblicata da Mursia: Il bue squartato e altri macelli. La dolce filosofia (2012), L’oro prezioso dell’essere. Saggi filosofici (2013) e Cortocircuiti (2014). Questa trilogia è stata completata con Grandi problemi risolti in piccoli spazi. Codicillo dell’essenzialismo (Bompiani 2017). Tra le altre pubblicazioni: Nietzsche, il poeta il moralista, il filosofo (Garzanti, 1991), Nietzsche e i suoi interpreti. Oltre il nichilismo (Marsilio, 1995), Commento allo “Zarathustra” (Bruno Mondadori, 1996), Nietzsche. Il pensiero come la dinamite. Da «La gaia scienza» a «Ecce homo» (Bur Rizzoli, 2007), Introduzione a Nietzsche. Opera per opera (Bur Rizzoli, 2009), Eterodossie crociane (Bibliopolis, 2009), Il Dio lontano. Scienza, filosofia, religione, politica (Castelvecchi, 2016), Ritratti di dodici filosofi (Saletta dell'Uva, 2017), Contromano (Book Time, 2019), Saggio sullo Zarathustra (Aragno, 2020), Commento a «Umano, troppo umano» aforisma per aforisma, (Bibliopolis, 2021), Senecione. Forze e debolezze della filosofia (Liberilibri, 2021), La filosofia di Spinoza e il duello con Schopenhauer e Nietzsche (Bollati Boringhieri, 2022), Caleidoscopio filosofico. L'eterno ritorno nel «Nietzsche» di Heidegger e altri saggi (Mimesis, 2022), I pazzi di Dio. Croce, Heidegger, Schopenhauer, Nietzsche e altri (Luni Editrice, 2023). Ha collaborato con il Mattino di Napoli, l’Unità, il Giornale, la Repubblica, il Corriere della Sera, Sette, con le pagine napoletane de la Repubblica e con la Domenica del Sole 24 Ore. Come narratore ha scritto romanzi e racconti.
Pubblicato per la prima volta nel 1921, viene oggi rimandato in libreria da Bibliopolis come ultima gemma dell’edizione nazionale delle opere di Benedetto Croce. Tra i tanti autori dantisti Croce è certamente quello più dotato di genialità filosofica e di rigore.
Secondo Giametta, Croce si limita ad apprezzare solo la poesia di Dante, che per lui è un torrente impetuoso che dilaga ovunque, ma è ingiustamente riduttivo per quanto riguarda la struttura complessiva dell’opera dantesca, e ciò a causa della sua posizione filosofica di derivazione hegeliana.
In quanto non solo erede, ma anche curatore fallimentare dell’idealismo tedesco, Croce ha una visione da idealista che muove dall’alto verso il basso, da Dio alla terra, ma questo non è possibile perché tutto invece prende avvio dalla terra e non dal cielo.
Alla Commedia posero mano cielo e terra, ed essa non è una rappresentazione dell’aldilà, perché l’aldilà è irrappresentabile, mentre l’aldiquà è vasto ed eterno.L’opera complessiva di Dante è sottovalutata da Croce che salva solo la Commedia come miracolo di un genio e della Commedia salva solo la poesia. Ma la poesia della Commedia Dante l’ha pensata come sostegno della sua visione filosofica, dalla quale non è separabile.
Dante è il terzo vate dopo Omero e Virgilio, poeti che rappresentano un'intera civiltà, Omero quella greca e Virgilio quella romana. Dante è il grande poeta della civiltà cristiana europea, che in quell’epoca viveva il suo periodo aureo, con i grandi santi come Francesco e Domenico e i grandi artisti come Giotto, iniziatore di un movimento artistico senza pari durato fino al barocco, un’epoca che può essere considerata superiore anche al Rinascimento.
Sossio Giametta (Frattamaggiore, 1929 - Bruxelles, 2024), è stato un filosofo, traduttore, saggista, critico letterario, scrittore e pubblicista italiano. Laureatosi in Giurisprudenza a Napoli nel 1952, dal 1965 ha lavorato a Bruxelles come funzionario presso il Consiglio dei ministri della Comunità europea. In Italia il suo nome è legato soprattutto a Nietzsche, per aver egli collaborato all’edizione critica Colli-Montinari e per avere, di Nietzsche, tradotto tutte le opere più quattro volumi di frammenti postumi (1884-1889), per Adelphi, Rizzoli, Utet e Biblioteca di Via Senato. A Nietzsche ha anche dedicato una dozzina di saggi e monografie e un’antologia di scritti (La stella danzante, BUR 2000), che ne fanno il suo più profondo e originale interprete.
Oltre a Nietzsche, ha tradotto Spinoza e Schopenhauer – del quale resta il maggior traduttore italiano – Cesare, Goethe, Freud, Hegel, Stirner. Negli ultimi anni ha espresso il suo pensiero filosofico, da lui definito Essenzialismo, in una trilogia pubblicata da Mursia: Il bue squartato e altri macelli. La dolce filosofia (2012), L’oro prezioso dell’essere. Saggi filosofici (2013) e Cortocircuiti (2014). Questa trilogia è stata completata con Grandi problemi risolti in piccoli spazi. Codicillo dell’essenzialismo (Bompiani 2017). Tra le altre pubblicazioni: Nietzsche, il poeta il moralista, il filosofo (Garzanti, 1991), Nietzsche e i suoi interpreti. Oltre il nichilismo (Marsilio, 1995), Commento allo “Zarathustra” (Bruno Mondadori, 1996), Nietzsche. Il pensiero come la dinamite. Da «La gaia scienza» a «Ecce homo» (Bur Rizzoli, 2007), Introduzione a Nietzsche. Opera per opera (Bur Rizzoli, 2009), Eterodossie crociane (Bibliopolis, 2009), Il Dio lontano. Scienza, filosofia, religione, politica (Castelvecchi, 2016), Ritratti di dodici filosofi (Saletta dell'Uva, 2017), Contromano (Book Time, 2019), Saggio sullo Zarathustra (Aragno, 2020), Commento a «Umano, troppo umano» aforisma per aforisma, (Bibliopolis, 2021), Senecione. Forze e debolezze della filosofia (Liberilibri, 2021), La filosofia di Spinoza e il duello con Schopenhauer e Nietzsche (Bollati Boringhieri, 2022), Caleidoscopio filosofico. L'eterno ritorno nel «Nietzsche» di Heidegger e altri saggi (Mimesis, 2022), I pazzi di Dio. Croce, Heidegger, Schopenhauer, Nietzsche e altri (Luni Editrice, 2023). Ha collaborato con il Mattino di Napoli, l’Unità, il Giornale, la Repubblica, il Corriere della Sera, Sette, con le pagine napoletane de la Repubblica e con la Domenica del Sole 24 Ore. Come narratore ha scritto romanzi e racconti.