Vera Bekteshi. La villa con due porte
Il dramma dell'esilio
Vera Bekteshi, intervistata a Fano (PU), in occasione della nona edizione del Festival della saggistica Passaggi, che si è svolto dal 18 al 25 giugno, parla del suo libro La villa con due porte, pubblicato in Italia nel 2021 da Besa Muci e della situazione della democrazia in Albania.
Vera Bekteshi nasce a Tirana nel 1946, dove vive e cresce nel cosiddetto Blocco della dirigenza.
Figlia di un militare di alto grado, è vittima della dittatura. Dopo il divorzio politico, la perdita del lavoro e l’arresto del padre, trascorre quasi sedici anni d’isolamento con la famiglia e il figlio, nei più remoti villaggi dell’Albania. Tornata a Tirana con la caduta del regime, nel 1997 riceve il titolo di dottore in Fisica (si è laureata nel 1967).
Si dedica da sempre alla scrittura. Scrive libri di successo in Albania come Vila me dy porta, 2009, Det i moçëm: tregime, 2012 e The Hourglass, 2016 con cui si guadagna la candidatura al Premio per la Letteratura 2016.
Vila me dy porta, il romanzo autobiografico, viene tradotto e pubblicato in Italia dalla casa editrice Besa Muci, La villa con due porte (2021).
Ho scritto questo libro per una rabbia che cresceva dentro di me per le sofferenze ingiuste subite dalla mia famiglia e dall’intero popolo albanese, dopo molti anni di silenzio.
Il tema principale del libro è la vita in esilio, ho descritto la vita non solo della mia famiglia ma anche di altre famiglie condannate all’esilio come noi. Ma soprattutto parlo della vita dei contadini e in particolare delle meravigliose donne delle cooperative, che hanno sacrificato tutto per la famiglia e per il lavoro.
In Albania non si può parlare ancora di una democrazia compiuta ma stiamo provando da trent’anni a costruirla.
Vera Bekteshi nasce a Tirana nel 1946, dove vive e cresce nel cosiddetto Blocco della dirigenza.
Figlia di un militare di alto grado, è vittima della dittatura. Dopo il divorzio politico, la perdita del lavoro e l’arresto del padre, trascorre quasi sedici anni d’isolamento con la famiglia e il figlio, nei più remoti villaggi dell’Albania. Tornata a Tirana con la caduta del regime, nel 1997 riceve il titolo di dottore in Fisica (si è laureata nel 1967).
Si dedica da sempre alla scrittura. Scrive libri di successo in Albania come Vila me dy porta, 2009, Det i moçëm: tregime, 2012 e The Hourglass, 2016 con cui si guadagna la candidatura al Premio per la Letteratura 2016.
Vila me dy porta, il romanzo autobiografico, viene tradotto e pubblicato in Italia dalla casa editrice Besa Muci, La villa con due porte (2021).