Alfabeto del futuro. Cura

Maurizio Ferraris in dialogo con Stefano Geuna

Le trasformazioni in corso nel web, e l’accelerazione tecnologica e sociale comportata dal virus, suggeriscono, a sorpresa, che il sapere più necessario per governare le trasformazioni in corso è una scienza nuova, una sintesi di competenze tecniche e umanistiche per comprendere degli oggetti o radicalmente nuovi, o radicalmente trasformati. Maurizio Ferraris, filosofo e direttore del Centro Interateneo Scienza Nuova che unisce l’università e il politecnico di Torino, ne discute con scienziati e umanisti. Arte, automazione, cura, eredità lavoro potere e tecnologia sono alcuni dei temi trattati.


Sino a non molto tempo fa, gli unici apparati tecnologici usati dalla medicina erano stetoscopi, bisturi, e radiografie (ma i radiologi erano guardati con sospetto, quasi che non fossero veri medici).

Oggi la cura passa attraverso la tecnologia in un modo decisivo, ma contemporaneamente si accentua il valore dell’apporto umano nella cura.

Maurizio Ferraris in dialogo con Stefano Geuna, professore di Anatomia Umana, Rettore dell’Università di Torino.