Federico Leonardi. Confucio e il "ren"
L'accoglienza del prossimo ovvero la relazione precede il soggetto
Dalla Cina, dove divenne dottrina ufficiale sotto la dinastia Han, si diffuse nelle altre aree dopo essersi combinata con il Taoismo e il Buddhismo in una versione detta infatti “neoconfuciana”. Molti dicono che senza Confucio non si capisce la Cina. Infatti, una civiltà così immensa e potenzialmente caotica richiedeva solidi principi di convivenza, la necessità di un potere così ramificato una dottrina della benevolenza verso i sudditi. L'idea ispiratrice di Confucio è “ren”, normalmente tradotto “benevolenza”, ma che nell'emblema cinese unisce uomo e dualità e che dunque sarebbe meglio reso da “accoglienza”.
Confucio pone l'accento sulla relazione prima che sul soggetto e da qui teorizza le cinque relazioni che lo precedono e costituiscono: principe – suddito, padre – figli, marito – moglie, fratelli, amici o vicini. Esse sono sacre perché in esse ognuno di noi vive ed esprime il Tao, cioè la Via, in cui tutti siamo immersi. Non è una filosofia atta a colpire la mente con la logica, non è per intelligenti, ma vuol colpire la disposizione del cuore verso gli altri: è per uomini nobili.
Federico Leonardi
Il Maestro disse: “Studiare e praticare quanto appreso non è forse una gioia? Accogliere compagni da lontano non è una gioia? Non è uomo d'animo nobile chi non si preoccupa se nessuno lo conosce?” Confucio, Dialoghi, I, 1
A Zhonggong che chiedeva che cosa fosse la benevolenza il Maestro rispose: “Fuori dall'ambito familiare si agisca come se si ricevesse un ospite di riguardo e si tratti il popolo come se si stesse celebrando un rito solenne. Non si imponga agli altri quel che non si desidera per sé stessi, per non destare risentimento né in pubblico né in privato”. Zhonggong allora disse: “Benché non sia intelligente, consentitemi di praticare le vostre parole”.
Confucio, Dialoghi, XII, 2
Federico Leonardi ha svolto attività di ricerca a Milano, Firenze e Londra, attualmente è docente di ruolo di Filosofia e Storia nei Licei. I suoi interessi si muovono su tre filoni: il senso della civiltà greco-romana e l’eredità che essa ha lasciato all’Occidente, i modelli di ragione che le civiltà non occidentali hanno elaborato, il senso generale della civiltà e della storia universale. Oltre a vari saggi in italiano e in inglese, ha scritto le seguenti monografie: Tragedia e Storia. A. Toynbee e la storia universale nella maschera della classicità (Aracne, 2104); (con Luca Maggioni) World History. La storia delle civiltà secondo McNeill (Rubbettino 2015), Aristotele: sapere storico e scienza politica, saggio introduttivo ad Aristotele Scritti politici (Rubbettino 2020), prima edizione italiana integrale degli scritti politici dello Stagirita, di cui è il curatore.