Ivano Dionigi. Umanesimo e tecnologia
Recuperare la visione unitaria del sapere
Nel video Ivano Dionigi, intervistato il 14 settembre 2019 al Festival della Filosofia di Modena Persona, parla delle radici culturali dell’Europa e della necessità di un’alleanza tra cultura umanistica e scientifica.
Si dice che alla base dell’Europa ci siano Gerusalemme, Atene e Roma, ma secondo il filosofo francese Rémi Brague all’origine dell’Europa c’è piuttosto la cultura eterogenea di Roma, tanto che Umberto Eco diceva che la lingua dell’Europa è la traduzione.
Ivano Dionigi è professore di Lingua e Letteratura latina presso l’Università di Bologna e direttore del Centro studi “La permanenza del classico”. Attualmente Presidente del Consorzio Almalaurea, è stato Magnifico Rettore dell’Università di Bologna dal 2009 al 2015. La sua ricerca si è orientata su molteplici versanti; recentemente ha lavorato sulla fortuna dei classici nella letteratura e nella cultura italiana moderna e contemporanea, fornendo anche traduzioni d’autore, in particolare di Lucrezio e Seneca. Tra le sue pubblicazioni: Lucrezio, De rerum natura (Milano 1990); Poeti tradotti e traduttori poeti (Bologna 2004); Lucrezio. Le parole e le cose (Bologna 2005); Il presente non basta. La lezione del latino (Milano 2016); Quando la vita ti viene a trovare. Lucrezio, Seneca e noi (Roma-Bari 2018); Osa sapere. Contro la paura e l’ignoranza (Milano 2019).
Si dice che alla base dell’Europa ci siano Gerusalemme, Atene e Roma, ma secondo il filosofo francese Rémi Brague all’origine dell’Europa c’è piuttosto la cultura eterogenea di Roma, tanto che Umberto Eco diceva che la lingua dell’Europa è la traduzione.
Lo sciagurato dualismo tra cultura umanistica e scientifica va superato da un’alleanza tra tecnologia e umanesimo.
Il pensiero umanistico ha il senso della domanda, l’ars interrogandi, ma oggi tutti invece danno risposte e non si fanno più domande, mentre le risposte della tecnologia devono essere precedute dall’ars interrogandi.La tecnologia è una forma avanzata di conoscenza (etimologicamente è la fusione di tecnica e logos) e la funzione dell’umanesimo oggi non è quella di fornire un’altra visione del reale, ma è di mettere in dialogo le diverse discipline: far dialogare i diversi saperi specialistici tra loro, in una visione d’insieme rivolta ad uno scopo.
Oggi tutto è ridotto al grande spazio della rete, manca l’idea del tempo, inteso come dinamismo, memoria rivolta al passato e progetto rivolto al futuro
Ivano Dionigi è professore di Lingua e Letteratura latina presso l’Università di Bologna e direttore del Centro studi “La permanenza del classico”. Attualmente Presidente del Consorzio Almalaurea, è stato Magnifico Rettore dell’Università di Bologna dal 2009 al 2015. La sua ricerca si è orientata su molteplici versanti; recentemente ha lavorato sulla fortuna dei classici nella letteratura e nella cultura italiana moderna e contemporanea, fornendo anche traduzioni d’autore, in particolare di Lucrezio e Seneca. Tra le sue pubblicazioni: Lucrezio, De rerum natura (Milano 1990); Poeti tradotti e traduttori poeti (Bologna 2004); Lucrezio. Le parole e le cose (Bologna 2005); Il presente non basta. La lezione del latino (Milano 2016); Quando la vita ti viene a trovare. Lucrezio, Seneca e noi (Roma-Bari 2018); Osa sapere. Contro la paura e l’ignoranza (Milano 2019).