Il rapporto tra le generazioni
Le forme della solidarietà
C’è una sottaciuta tolleranza nei confronti dell’indifferenza, guardata in senso diacronico: se è negativa l’indifferenza nei confronti del mio prossimo, il giudizio negativo si attenua nei confronti dell’indifferenza verso le generazioni che verranno e che non conosciamo. La sfida è proprio questa: forme di indifferenza diacronica, che apparentemente sembrano scusabili, rischiano di scatenare conseguenze sistemiche negative. Se l’indifferenza è un male morale, l’indifferenza diacronica è un male morale doppio.
Alberto Pirni
Credo che si debba porre attenzione al fatto di non ridurre questo tema, che è un tema sociale di lunga durata, ad una questione psicologica. In Italia la povertà dal 2005 ad oggi è aumentata di cinque volte, e le cose vanno anche peggio fuori dal nostro Paese. I problemi sono strutturali, lo spreco delle risorse, le condizioni dei contratti di lavoro, soprattutto per i giovani e si tratta di una colossale dimenticanza favorita da giganteschi interessi economici. La questione di fondo sono i beni essenziali e il lavoro che decide di essi. A proposito della solidarietà intergenerazionale, oggi nel mondo ci sono quasi tre miliardi di persone che non hanno nemmeno la certezza di accesso al cibo.
L’indifferenza è nascosta, perché la nostra maschera sociale non considera bello mostrarsi indifferenti, ma di fatto negli interessi concreti essa domina, mentre al contrario la solidarietà è ostentata solo come pubblicità dei buoni sentimenti.
Romano Màdera
Il valore della solidarietà è venuto meno perché un principio forte, come quello di comunità, ha lasciato il posto alla necessità della sopravvivenza. L’anello di congiunzione tra le generazioni è particolarmente fragile, esposto ai cambiamenti del mondo del lavoro, trasformato dal digitale. C’è ancora bisogno di solidarietà all’interno della società digitale e di quale tipo di solidarietà?
Serve un patto di fiducia tra le generazioni in termini di presa di responsabilità delle generazioni adulte e di fiducia reciproca.
Alessandra Sannella
La solidarietà gode di grande propaganda, ma nella quotidianità è qualcosa per pochi, insufficiente soprattutto se prendiamo sul serio le attuali emergenze. Dobbiamo tornare alla stessa radice semantica di solidarietà, che voleva identificare un vincolo debitorio che, pur diviso in parti uguali, portava, in caso di impossibilità di alcuni, alla responsabilità dell’intero per chi aveva la possibilità di pagare.
Alberto Pirni
Romano Màdera è stato professore ordinario di Filosofia Morale e di Pratiche Filosofiche presso l'Università degli Studi di Milano Bicocca
Alberto Pirni è professore di Filosofia morale presso la Scuola Superiore Sant’Anna – Pisa
Alessandra Sannella è professore associato di Sociologia e Politiche sociali presso l’Università di Cassino