Giuseppe Raciti. Per la critica della notte
Saggio sul "Tramonto dell'Occidente", di Oswald Spengler
Il testo era apparso per la prima volta nella seconda metà degli anni Novanta come Critica della notte e nel 2019 è stato pubblicato in lingua spagnola con l’aggiunta di un nuovo capitolo.
La civiltà occidentale tramonta sulla notte della tecnica dispiegata. È lo scenario della decadenza, la quale però, come dice Benjamin, “non ha niente da invidiare, quanto a stabilità e magnificenza, alle fasi ascendenti”. Da un lato Spengler, fedele al paradigma biologistico, dà una scadenza alla tecnocrazia (all’incirca il 2200), dall’altro lascia indizi piuttosto compromettenti circa la sua effettiva durata.
Un acuto lettore come Jünger non aveva dubbi: il mondo della tecnica non cesserà di finire. La Zivilisation, infatti, non è il contrario di una Kultur, ma la sua riproduzione tecnica. Una politica adeguata a questa situazione – una ‘politica del tramonto’ che oggi non andrebbe confusa con il chiacchierato tramonto della politica – trova ricetto nel mito spengleriano del cesarismo.
Giuseppe Raciti insegna filosofia teoretica e filosofia della storia a Catania. Ha curato l’edizione italiana di opere di Jünger, Bachofen, Hegel, Hamann, Lukács. È autore, fra l’altro, della raccolta di saggi Cinque scritti delfici, Trento 2004 e dello studio MECHANE. Hegel, Nietzsche e la costruzione dell’illusione, Napoli 2000. Da ultimo, nel quadro di un fecondo sodalizio con l’Editore Aragno di Torino, ha curato testi di Musil, Marx, Weber e Seneca.