Simone Weil. Attenzione e giustizia
Rita Fulco
Simone Weil viene paragonata dalla Fulco a una stella cometa, perché, come secondo la tradizione cristiana, la stella cometa ha guidato i saggi venuti dall’oriente verso il luogo in cui il divino aveva preso forma umana, Simone Weil ha contiunamente cercato scintille di verità, di bellezza e di bene nel cosmo, nelle città e nelle persone, lottando con tutte le sue forze contro ogni forma di ingiustizia.
È ovvio che il primo dovere della scuola sia quello di sviluppare nei bambini, attraverso gli esercizi, la facoltà di attenzione, ricordando loro, tuttavia, continuamente, quanto sia necessario apprendere ad essere attenti per poter essere, più tardi, giusti.
Simone Weil, Fragments et notes, in Écrits de Londres et dernières lettres
Nella storia, i vinti sfuggono all’attenzione. La storia è sede di un conflitto darwiniano anche più spietato di quello che governa la vita animale e vegetale. I vinti spariscono. Non sono.
Simone Weil, L’Enracinement. Prélude à une déclaration des devoirs envers l’être humain
Ci sono esseri più sventurati che, senza morire, sono diventati cose per tutta la vita. […] Non sono uomini che vivano più duramente di altri, posti socialmente più in basso di altri; si tratta di una diversa specie umana, un compromesso tra l’uomo e il cadavere.
Simone Weil, L’Iliade ou le poème de la force, in Écrits historiques et politiques
Al di sopra delle istituzioni destinate a proteggere il diritto, le persone, le libertà democratiche, occorre inventarne altre destinate a discernere e abolire tutto ciò che nella vita contemporanea schiaccia le anime sotto l’ingiustizia, la menzogna e la bruttezza. Occorre inventarle perché sono sconosciute, ed è impossibile dubitare che siano indispensabili.
Simone Weil, Collectivité - Personne - Impersonnel - Droit - Justice
Rita Fulco è ricercatrice di Filosofia Teoretica presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina, dove insegna Ermeneutica Filosofica. Dal 2016 al 2021 è stata assegnista di ricerca di Filosofia Teoretica alla Scuola Normale Superiore, Pisa. Ha lavorato sulle implicazioni teoretiche, politiche, etiche e religiose della filosofia contemporanea, dedicandosi, soprattutto, alle questioni della soggettività, del potere, della vulnerabilità, del rapporto tra diritto e giustizia, in particolare nel pensiero di Simone Weil, Emmanuel Levinas, Sergio Quinzio, Manlio Sgalambro, Roberto Esposito. Le sue ricerche, oltre che discusse in convegni nazionali e internazionali, sono state pubblicate in monografie, saggi e articoli in sedi editoriali nazionali e internazionali. Tra i suoi volumi, le monografie, Corrispondere al limite. Simone Weil: il pensiero e la luce, Studium, Roma 2002; Il tempo della fine. L’apocalittica messianica di Sergio Quinzio, Diabasis, Reggio Emilia 2007; Essere insieme in un luogo. Etica, Politica, Diritto nel pensiero di Emmanuel Levinas, Mimesis, Milano-Udine 2013; Soggettività e potere. Ontologia della vulnerabilità in Simone Weil, Quodlibet, Macerata 2020; e le curatele: R. Fulco, T. Greco (a cura di), L’Europa di Simone Weil. Filosofia e nuove istituzioni, Quodlibet, Macerata 2019; R. Fulco, A. Moresco (a cura di), Sull’evento. Filosofia, storia, biopolitica. Almanacco di Filosofia e Politica 4, Quodlibet, Macerata 2022; R. Fulco (a cura di), Essere contemporanei della fine del mondo. Saggi su Manlio Sgalambro, Mimesis, Milano-Udine 2022.