Costantino Esposito. Ai confini della realtà
Che cos'è la realtà? Romanae Disputationes
Nel video una sintesi della lezione-dialogo del filosofo Costantino Esposito, dal titolo Ai confini della realtà, tenuta il 23 marzo 2023, presso il Teatro Duse di Bologna nel corso della X edizione delle delle Romanae Disputationes, Concorso nazionale di filosofia per scuole superiori.
Essenziale per affrontare questi problemi è stabilire il rapporto tra l’intelligenza naturale e quella artificiale.La realtà è un problema di intelligenza che riesce a manifestarsi soltanto se c’è un io che le presta ascolto e le concede uno spazio di manifestazione. Ma al tempo stesso se la realtà è un problema di intelligenza anche l’intelligenza è un problema di realtà, vale a dire che è necessaria quell’apertura al mondo, chiamata ad accogliere i dati e a trovare per loro un senso, che è il significato per cui siamo al mondo e per il quale esiste la realtà.
Costantino Esposito è professore ordinario di Storia della Filosofia all’Università di Bari Aldo Moro. Ha lavorato sul pensiero di Heidegger, Kant e Suárez. Oltre a diverse monografie e a numerosi saggi pubblicati in Italia e all’estero, ha curato l’edizione italiana delle Lezioni di filosofia della religione di I. Kant (Bibliopolis, Napoli 1988), delle prime tre Disputazioni metafisiche di F. Suárez (nuova ed. Bompiani, Milano 2007) e della kantiana Critica della ragion pura (Bompiani, Milano 20072). Dal 2001 è direttore (insieme a P. Porro) dell’Annuario internazionale di storia della metafisica «Quaestio». Sempre con P. Porro è autore di un manuale di filosofia per i Licei (ultima edizione: I mondi della filosofia, in 3 voll., Laterza, Roma-Bari 2016). Tra i suoi ultimi lavori: Introduzione a Heidegger (il Mulino, Bologna 2017), Il nichilismo del nostro tempo. Una cronaca (Carocci, Roma 2021, già tradotto in diverse lingue) e la cura del volume collettaneo Il nichilismo contemporaneo. Eredità, trasformazioni, problemi aperti (Studium, Roma 2024).La realtà è il nome del rapporto del mondo con l’io. C’è bisogno di un io che possa interrogarsi sul senso perché la realtà possa darcelo: le risposte che l’intelligenza artificiale che dà alle nostre domande si rovesciano in una domanda di senso rivolta a noi.