Giuseppe Barzaghi. Blaise Pascal (1623 – 1662)

La conoscenza di Dio 

Nel video Giuseppe Barzaghi riflette sul pensiero dello scienziato e filosofo francese Blaise Pascal (Clermont, od. Clermont-Ferrand, 1623 - Parigi 1662), del quale nel 2023 ricorrono i quattrocento anni dalla morte. 

Pascal è il pensatore che arriva a Dio guardando all’uomo, perché nell’uomo c’è grandezza e miseria insieme. La famosa immagine che egli usa è quella della canna sbattuta dal vento, che è una canna pensante, per cui anche se l’universo può concentrarsi per distruggerlo, l’uomo è sempre superiore all’universo, perché è cosciente della sua fragilità e questa coscienza è la sua grandezza. 

Pascal nel suo esser razionalista, nel suo spirito di geometria arriva al postulato dell’esistenza del peccato originale per spiegare perché l’uomo ha in sé questa grandezza, eppure è in decadimento: l’uomo è decaduto dalla sua grandezza originaria. Ma nell’uomo, oltre allo spirito di geometria che è astratto, c’è quello di finezza, la capacità di intuizione, che è concreto. 
Anche in Tommaso D’Aquino c’è qualcosa di simile. Noi arriviamo ad unirci a Dio come ad uno sconosciuto, diceva Tommaso, per il quale la conoscenza di Dio è una conoscenza sperimentale, una conoscenza mistica. Pascal descrive l’esperienza mistica, che distingue il Dio della fede dal Dio dei filosofi. 

Per Pascal, lo spirito di geometria, lo spirito scientifico è la precisione, lo spirito di finezza è l’esattezza e una cosa è essere precisi, altra cosa è essere esatti. La geometria è precisa ma non è esatta. La precisione geometrica può solo risolvere problemi specifici, parziali, ma non può permettersi di ridurre tutto a questa problematica. Esiste un’altra istanza, sempre scientifica, che non è uno sciogliere problemi, ma uno sciogliersi nell’assoluto, in Dio così, come avviene nell’esperienza mistica. 


Giuseppe Barzaghi è un sacerdote domenicano. Dottore in Filosofia (Università Cattolica di Milano) e Teologia (Pontificia Università San Tommaso d’Aquino di Roma). Insegna Filosofia teoretica presso lo Studio Filosofico Domenicano di Bologna e Teologia fondamentale e dogmatica presso la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna. Ha diretto la rivista Divus Thomas e ha insegnato per dieci anni Introduzione alla teologia all’Università Cattolica di Milano e nei corsi di specializzazione in Teologia tomista presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino a Roma.