Barbara Stiegler. Bisogna adattarsi
Un nuovo imperativo politico
Nel video Beatrice Magni parla del libro Il faut s’adapter! Sur un nouvel impératif politique scritto da Barbara Stiegler nel 2019 e pubblicato in Italia nel 2023 da Carbonio con il titolo Bisogna adattarsi. Un nuovo imperativo politico, con la sua introduzione e traduzione.
Barbara Stiegler (1971) insegna filosofia politica all’Università di Bordeaux Montaigne ed è membro dell’Institut Universitaire de France. Nel 2019 ha vinto il Grand Prix Moron della Fondazione Renaudin. Tra le sue opere ricordiamo Nietzsche et la critique de la chair (2005), Nietzsche e la biologia (2010), Nietzsche et la vie : une nouvelle histoire de la philosophie (2021), e Santé publique année zéro (2022). Di Stiegler Carbonio ha pubblicato anche La democrazia in Pandemia (2021).
Beatrice Magni è professoressa associata di filosofia politica presso il Dipartimento di Scienze sociali e politiche della Facoltà di Scienze politiche, economiche e sociali (SPES) dell’Università degli Studi di Milano, dove insegna etica pubblica, bioetica, teorie dell’eguaglianza e dei diritti. È vicedirettrice di Biblioteca della libertà, la rivista del Centro di Ricerca e Documentazione Luigi Einaudi. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo Hannah Arendt et la condition politique (2018) e L’umanità in tempi bui. Lessing - Luxemburg - Giovanni XXIII - Jaspers - Blixen - Broch - Benjamin - Brecht - Gurian - Jarrell (2023).
Barbara Stiegler riconduce questa visione del mondo all’orizzonte di pensiero del neoliberalismo e ne ripercorre la genesi al fine di indagarne i meriti e i limiti. Nella sua accurata analisi, Stiegler si sofferma su uno dei primi teorici del neoliberalismo, l’americano Walter Lippmann (1889-1974) che, partendo dalla necessità di una regolamentazione autonoma del mercato professata dal liberalismo, caldeggiò la trasformazione artificiale di quello stesso mercato tramite le istituzioni, come unico rimedio per scuotere le masse dalla stasi e condurle al cambiamento. Suo antagonista fu John Dewey (1859- 1952), grande figura del pragmatismo americano, che, partendo dalla stessa osservazione, invitava invece, ai fini della crescita, a mobilitare l’intelligenza collettiva, a moltiplicare le iniziative democratiche e a creare il futuro dal basso. Un dibattito quanto mai attuale, su cui questo saggio illuminante ci invita a riflettere.Siamo in ritardo, dobbiamo affrettarci, dobbiamo adattarci al cambiamento: è l’imperativo che domina ormai nella società odierna, ossessionata dai dettami della teoria evoluzionistica darwiniana. Difficile sottrarsi a una dottrina così potente e strutturata, basata sul presupposto che sia indispensabile accelerare il ritmo del progresso anche a costo di forzature.
Non è la nostra vulnerabilità né la nostra incapacità di adattarci a produrre incertezza e disorientamento, ma la riduzione costante delle risorse necessarie a vivere tale condizione e la contrazione delle capacità individuali e collettive necessarie a trasformare tali risorse in progettualità.
Beatrice Magni
Barbara Stiegler (1971) insegna filosofia politica all’Università di Bordeaux Montaigne ed è membro dell’Institut Universitaire de France. Nel 2019 ha vinto il Grand Prix Moron della Fondazione Renaudin. Tra le sue opere ricordiamo Nietzsche et la critique de la chair (2005), Nietzsche e la biologia (2010), Nietzsche et la vie : une nouvelle histoire de la philosophie (2021), e Santé publique année zéro (2022). Di Stiegler Carbonio ha pubblicato anche La democrazia in Pandemia (2021).
Beatrice Magni è professoressa associata di filosofia politica presso il Dipartimento di Scienze sociali e politiche della Facoltà di Scienze politiche, economiche e sociali (SPES) dell’Università degli Studi di Milano, dove insegna etica pubblica, bioetica, teorie dell’eguaglianza e dei diritti. È vicedirettrice di Biblioteca della libertà, la rivista del Centro di Ricerca e Documentazione Luigi Einaudi. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo Hannah Arendt et la condition politique (2018) e L’umanità in tempi bui. Lessing - Luxemburg - Giovanni XXIII - Jaspers - Blixen - Broch - Benjamin - Brecht - Gurian - Jarrell (2023).