Costantino Esposito. Guardare la realtà, accogliere il senso
Un dialogo con Vincent Carraud a partire da Blaise Pascal
Che significa riconoscere con il cuore la realtà? Il cuore non è un organo sentimentale, ma, come dice Pascal, è la nostra capacità di un giudizio intuitivo delle cose, è la nostra capacità di cogliere ciò che ci è dato in piena evidenza.
Pascal ha molto insistito sul fatto che l’uomo è una contraddizione permanente tra la sua miseria, data dalla sua estrema fragilità rispetto alle forze della natura e la sua grandezza, che gli viene dal fatto che ha la capacità di pensare.
Il tema del meeting di Rimini “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile” ci pone il problema di chi sia questo io capace di amicizia. Per Pascal l’io è la sede dell’amor proprio, della distanza dalla verità, è l’io detestabile che, come una forza centrifuga, riduce a sé rispetto all’apertura alla verità. Un rapporto con noi stessi che non sia autoreferenziale è possibile pertanto, secondo Carraud, solo qualora l’io capisca che è stato amato da qualcuno che lo ha creato e lo vuole in questo momento. Solo se è consapevole di essere stato amato ciascuno di noi può amare se stesso, non in senso egoistico, ma aprendosi a questa grandezza che è nel nostro cuore e nel nostro pensiero, ma che è più grande di noi.
Vincent Carraud è professore di Storia della filosofia moderna presso la Sorbona di Parigi, dove dirige l'EA Métaphysique: histoires, transformations, actualité, ed è direttore del Centre d'études cartésiennes. Membre correspondant de l'Académie des sciences, arts et belles lettres di Caen, nel 2010 ha ricevuto dall'Académie française il grand prix de philosophie per l'insieme della sua opera. Già titolare della cattedra di metafisica Etienne Gilson all'Institut catholique de Paris e Professore all'Université de Caen-Normandie, ha pubblicato opere cruciali nell'ambito dell'esegesi del pensiero moderno, con particolare riferimento a Cartesio, Leibniz e al problema della causa e della ragion sufficiente, tra pensiero scolastico e modernità. Tra i suoi numerosi studi ricordiamo, riguardo a Pascal: Pascal et la philosophie, PUF, Paris 1992; Pascal: des connaissances naturelles à l’étude de l’homme,Vrin, Paris 2007 e il recente Pascal: de la certitude, PUF, Paris 2023. Di imminente uscita in traduzione italiana presso Jaca Book il suo libro su L’invenzione dell’io.
Costantino Esposito è professore ordinario di Storia della Filosofia all’Università di Bari Aldo Moro. Ha lavorato sul pensiero di Heidegger, Kant e Suárez. Oltre a diverse monografie e a numerosi saggi pubblicati in Italia e all’estero, ha curato l’edizione italiana delle Lezioni di filosofia della religione di I. Kant (Bibliopolis, Napoli 1988), delle prime tre Disputazioni metafisiche di F. Suárez (nuova ed. Bompiani, Milano 2007) e della kantiana Critica della ragion pura (Bompiani, Milano 20072). Dal 2001 è direttore (insieme a P. Porro) dell’Annuario internazionale di storia della metafisica «Quaestio». Sempre con P. Porro è autore di un manuale di filosofia per i Licei (ultima edizione: I mondi della filosofia, in 3 voll., Laterza, Roma-Bari 2016). Tra i suoi ultimi lavori: Introduzione a Heidegger (il Mulino, Bologna 2017), Il nichilismo del nostro tempo. Una cronaca (Carocci, Roma 2021, già tradotto in diverse lingue) e la cura del volume collettaneo Il nichilismo contemporaneo. Eredità, trasformazioni, problemi aperti (Studium, Roma 2024).