Angelo Tonelli. Pitagora
Il maestro segreto della sapienza greca
Pitagora lascia Samo e si stabilisce a Crotone, nella Magna Grecia dove fonda una Scuola, che si diffonde in tutta l’Italia meridionale, nella quale gli allievi praticavano una vita dedicata alla coltivazione delle proprie qualità e la riconnessione con il Nous, il sé profondo, che connette l'individuo al Sé cosmico.
Come il suo maestro Giorgio Colli, Tonelli è un sostenitore della superiorità dei sapienti greci rispetto ai filosofi contemporanei, che devono essere compresi alla luce dell’attualità, ma che sicuramente sono stati definitivi. Esiste una maggiore vicinanza di contenuti e di modi espressivi tra Eraclito e il taoismo o tra Parmenide e le Upaniṣad, che non tra Eraclito o Parmenide e Aristotele.I pitagorici coltivavano l’interiorità, che veniva affiancata dallo studio della matematica intesa come strumento per capire il mondo e per accostare per via razionale la realtà dell’Uno. Quindi erano mistici, artisti della musica, politici e indagatori della Physis, l’origine di tutte le cose. Physis è sia il visibile che l’invisibile, è la natura naturans e la natura naturata, perché le cose che appaiono sono ciò che si vede dell’invisibile.
Esistono testimonianze di rapporti tra oriente e occidente in epoca arcaica, prima delle conquiste di Alessandro Magno e la sapienza greca di cui Pitagora è maestro segreto, perché non ha lasciato nulla di scritto, ha un’origine specifica, ma è anche il frutto di un’interconnessione originaria tra oriente e occidente.È importante ricostruire la comune radice eurasiatica della nostra cultura così possiamo capire meglio la figura del sapiente, più simile allo Yogi o al maestro taoista o buddista, che non alla figura del filosofo, quale si configura da Aristotele in poi, dopo la mediazione di Platone che è intermedio tra Sophia e Filosofia.
I sapienti pitagorici avevano in comune con quelli orientali alcune pratiche meditative, il silenzio, come disciplina meditativa, l’anamnesi, la pratica della memoria e la musica come strumento meditativo.
Lo stile di vita della Scuola pitagorica consentiva di formare, attraverso una vita comune, quelli che Giorgio Colli chiama filosofi sovrumani, conducendo l’essere umano oltre sé, non nella maniera risibile dell’attuale transumanesimo, in chiave tecnicistica e materialistica, ma attraverso la connessione dell’individuo con il cosmo, con il sé profondo, che in noi riesce a vedere come vicine le cose lontane: ciò che per Parmenide unifica tutto e che per Eraclito unifica gli opposti, liberandoci dalla schiavitù delle nostre passioni e pulsioni.
Coltivando lo spirito di solidarietà e comunanza, la Filìa dovevano liberarsi dalla volontà di potenza e di sopraffazione per la propria realizzazione personale. Dall’insegnamento di Pitagora ci viene un messaggio che favorisce la convivenza civile tra gli individui e i popoli.
Angelo Tonelli (Lerici, 1954), poeta, autore e regista teatrale, tra i massimi grecisti viventi, ha studiato Filosofia antica a Pisa, con Giorgio Colli. Ha pubblicato tra l’altro diverse opere di poesia e saggi. Per i “Classici” Feltrinelli ha tradotto e curato Dell’Origine di Eraclito (1993), La terra desolata. Quattro quartetti di T.S. Eliot (1995), il primo volume di Le parole dei Sapienti dedicato a Senofane, Parmenide, Zenone, Melisso (2010), Eleusis e Orfismo (2015), Negli abissi luminosi. Sciamanesimo, trance ed estasi nella Grecia antica (2021) e Dell'origine di Parmenide (2023).