La filosofia civile di Stefano Cusani
Tra Hegel e il Risorgimento
Nel video Giancristiano Desiderio, intervistato il 15 luglio del 2024, parla del suo libro La filosofia civile di Stefano Cusani. Tra Hegel e il Risorgimento, pubblicato da Libreria del Castello nel 2024.
Stefano Cusani (Solopaca 1815 - Napoli 1846) è il primo vero hegeliano d'Italia ma, a fronte del posto che gli spetta nella storia della filosofia italiana, ad oggi non esisteva una monografia sul suo pensiero. Questa è la prima.
Frequentò la scuola del Puoti, fu compagno di studi di Francesco De Sanctis, ascoltò le lezioni del Galluppi, fu allievo del Colecchi. E poi pensò con la sua testa. Così Bertrando Spaventa prima e Giovanni Gentile poi lo nominano e lo considerano quando ricostruiscono la storia della filosofia italiana dell'Ottocento. Ma Stefano Cusani, nella sua breve intensa vita, fu anche patriota: iscritto alla Giovine Italia, aprì una scuola di filosofia a Napoli, teorizzò la necessità della rivoluzione risorgimentale.
Giancristiano Desiderio vive e scrive a Sant’Agata dei Goti e dove capita. È stato cronista parlamentare di «Libero», vicedirettore de «L’Indipendente» e ha collaborato con il «Giornale». Oggi scrive per il «Corriere della Sera». È autore della biografia Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce (Premio Acqui Storia 2014 e Premio Sele d’Oro 2015), La verità, forse, Lo scandalo Croce, Lo spirito liberale, Il Bugiardo metafisico, Le uova e la frittata, Il divino pallone e con il volume La libertà della scuola ha curato gli scritti di Luigi Einaudi e Salvatore Valitutti sull’abolizione del valore legale dei titoli di studio. Per Rubbettino ha pubblicato Hegel in redazione (2006), Della barzelletta (2007), Scritti selvaggi (2017), La selva (2018) e Pontelandolfo 1861 (2019, II ed.)
Stefano Cusani (Solopaca 1815 - Napoli 1846) è il primo vero hegeliano d'Italia ma, a fronte del posto che gli spetta nella storia della filosofia italiana, ad oggi non esisteva una monografia sul suo pensiero. Questa è la prima.
Frequentò la scuola del Puoti, fu compagno di studi di Francesco De Sanctis, ascoltò le lezioni del Galluppi, fu allievo del Colecchi. E poi pensò con la sua testa. Così Bertrando Spaventa prima e Giovanni Gentile poi lo nominano e lo considerano quando ricostruiscono la storia della filosofia italiana dell'Ottocento. Ma Stefano Cusani, nella sua breve intensa vita, fu anche patriota: iscritto alla Giovine Italia, aprì una scuola di filosofia a Napoli, teorizzò la necessità della rivoluzione risorgimentale.
Togliete la libertà nell'uomo, e voi avrete esaurito nella sua sorgente ogni lavoro possibile, essendone essa sola la causa, e la causa vera, reale, e non immaginaria.
Stefano Cusani
La scienza della natura umana è perciò stesso la scienza delle scienze, e la sua importanza è tale che riferma in sé la legittimità di tutte le altre.
Stefano Cusani
Giancristiano Desiderio vive e scrive a Sant’Agata dei Goti e dove capita. È stato cronista parlamentare di «Libero», vicedirettore de «L’Indipendente» e ha collaborato con il «Giornale». Oggi scrive per il «Corriere della Sera». È autore della biografia Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce (Premio Acqui Storia 2014 e Premio Sele d’Oro 2015), La verità, forse, Lo scandalo Croce, Lo spirito liberale, Il Bugiardo metafisico, Le uova e la frittata, Il divino pallone e con il volume La libertà della scuola ha curato gli scritti di Luigi Einaudi e Salvatore Valitutti sull’abolizione del valore legale dei titoli di studio. Per Rubbettino ha pubblicato Hegel in redazione (2006), Della barzelletta (2007), Scritti selvaggi (2017), La selva (2018) e Pontelandolfo 1861 (2019, II ed.)