Giametta e l'arte di commentare Nietzsche 

Simona Apollonio 

Nel video Simona Apollonio espone i punti salienti della relazione tenuta in occasione del trentaquattresimo convegno internazionale della Nietzsche Gesellschaft a Naumburg, dal titolo “Nietzsche kommentieren” (17-20 ottobre 2024), nella quale evidenzia l’eccezionalità del commento di Sossio Giametta all’opera di Nietzsche rispetto ai canoni consolidati dell’interpretazione del filosofo tedesco. 
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Sossio Giametta considerava la traduzione di Umano, troppo umano una delle sue meglio riuscite, ma come scrive nell’introduzione al suo commento già nel 1975, nutriva delle perplessità circa l’ostilità che Nietzsche in quest’opera manifestava nei confronti dell’arte e da qui l’idea di cimentarsi in un commento in cui i singoli aforismi fossero discussi uno ad uno alla luce delle proprie convinzioni filosofiche, misurandosi quindi con il grande filosofo tedesco. 

Lo stile di Giametta conferma quanto Schopenhauer sostiene in Parerga e paralipomena circa il fatto che lo stile è la fisionomia dello spirito.  

La mia interpretazione vuole essere storica critica, secondo il metodo filologico classico al quale si è sempre richiamato Mazzino Montinari, però per questo ci vogliono anche le intuizioni storiche, intuizioni originali visto che il lavoro storico privo di comprensione filosofica è cieco, il pensiero filosofico senza contenuto storico è vuoto. Alla fine il metodo da solo non basta ci vuole anche il talento nell'usarlo.  
Sossio Giametta


Giametta ha sempre inteso il fare filosofia o come una sorta di terapia ed è stato anche questo che ha fatto sì che nel corso degli anni non perdesse mai l'entusiasmo, la voglia di approfondire e di comprendere, senza preoccuparsi di essere un autore prolifico, non ragionando quindi in termini di mera produttività, ma guardando sempre le cose in profondità. 


Simona Apollonio (1987) ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Filologia ed ermeneutica del testo filosofico nell’ambito di una cotutela internazionale tra l’Università del Salento e l’Università Johannes Gutenberg di Mainz. I suoi studi riguardano principalmente il pensiero di Schopenhauer e di Nietzsche, su cui ha all’attivo diverse pubblicazioni in italiano e tedesco. Ha partecipato in qualità di relatrice a diversi convegni internazionali. È stata vincitrice della Nietzsche Fellow 2023 (Klassik Stiftung Weimar) con un progetto dal titolo Die Frage des Nihilismus im Hintergrund der Rezeption der Philosophie Schopenhauers bei Nietzsche. In qualità di assegnista di ricerca presso l’Università del Salento (2017) si è occupata inoltre del pensiero di Giulio Cesare Vanini e della sua ricezione nel libertinismo francese del Seicento. Attualmente lavora come docente di Filosofia e Storia presso il Liceo Statale “A. Rosmini” di Grosseto.