Mauro Cascio e il fulmine della soggettività
Attraversamenti hegeliani dall'infinita periferia
Nel video Mauro Cascio parla del suo libro, Il fulmine della soggettività. Attraversamenti hegeliani dall'infinita periferia, pubblicato nel 2024 dall’editore Morlacchi.
L’identità personale è un nucleo di significati, contenuti valoriali e vissuti attorno a cui andiamo costruendo, come ha scritto Erikson, “un senso di noi costante e continuo nel tempo”. Questa struttura è quella che ci consente di riconoscerci come io e di presentarci agli altri nel terreno della relazione. Ma l’identità personale non è un blocco monolitico, che abbiamo avuto in eredità una volta per tutti, ma qualcosa che fluido, in perenne divenire, con rielaborazioni continui di influssi e seduzioni esterne. In tempi di crisi, e sollecitati dall’infinita periferia, rischiamo di smarrire del centro dell’azione, e rischiamo di perdere questa capacità di svilupparci e definirci.
Siamo gli unici artefici del nostro destino, ma gli assedi della mentalità positivista oggi predominante ci rendono “biografie a rischio”, soggetti alla rinfusa che non si sanno più dire. La riflessione hegeliana sullo spirito soggettivo, e sulla Psicologia Speculativa in particolare, ci appaiono allora nella loro attualità e urgenza. Possiamo ritenere di essere solo un corpo che trema in un mondo privo di senso, ma siamo un atto dello spirito che il senso ha il compito di produrlo.
Ma quali sono i luoghi dove è possibile questa costruzione, questa “formazione”? Per Cascio uno dei luoghi più indicati, nel variegato mondo delle pratiche filosofiche, può essere per esempio la consulenza filosofica. Non un intervento clinico in una relazione di aiuto, ma un incontro uno a uno tra un soggetto educatore e un soggetto in educazione. In questo rapporto le due menti diventano una mente sola, quella oggettiva che va costruendo la sua comprensione, la verità: in quel momento si realizza, diciamo meglio, la vita spirituale come atto di autocoscienza.
Mauro Cascio, filosofo e professionista delle pratiche filosofiche (Sucf-Pragma), è impegnato negli ultimi anni in una fitta produzione saggistica, proponendo soprattutto studi hegeliani, con particolare riferimento alla Logica (McTaggart, Noël) e alla ricezione del pensiero idealista nella Napoli dell’Ottocento (Vera, Mariano). Tra le sue ultime curatele “Una storia senza fine” di F.W. Carové.
L’identità personale è un nucleo di significati, contenuti valoriali e vissuti attorno a cui andiamo costruendo, come ha scritto Erikson, “un senso di noi costante e continuo nel tempo”. Questa struttura è quella che ci consente di riconoscerci come io e di presentarci agli altri nel terreno della relazione. Ma l’identità personale non è un blocco monolitico, che abbiamo avuto in eredità una volta per tutti, ma qualcosa che fluido, in perenne divenire, con rielaborazioni continui di influssi e seduzioni esterne. In tempi di crisi, e sollecitati dall’infinita periferia, rischiamo di smarrire del centro dell’azione, e rischiamo di perdere questa capacità di svilupparci e definirci.
Siamo gli unici artefici del nostro destino, ma gli assedi della mentalità positivista oggi predominante ci rendono “biografie a rischio”, soggetti alla rinfusa che non si sanno più dire. La riflessione hegeliana sullo spirito soggettivo, e sulla Psicologia Speculativa in particolare, ci appaiono allora nella loro attualità e urgenza. Possiamo ritenere di essere solo un corpo che trema in un mondo privo di senso, ma siamo un atto dello spirito che il senso ha il compito di produrlo.
Una realtà non ci fu data e non c'è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile.
Luigi Pirandello
Ma quali sono i luoghi dove è possibile questa costruzione, questa “formazione”? Per Cascio uno dei luoghi più indicati, nel variegato mondo delle pratiche filosofiche, può essere per esempio la consulenza filosofica. Non un intervento clinico in una relazione di aiuto, ma un incontro uno a uno tra un soggetto educatore e un soggetto in educazione. In questo rapporto le due menti diventano una mente sola, quella oggettiva che va costruendo la sua comprensione, la verità: in quel momento si realizza, diciamo meglio, la vita spirituale come atto di autocoscienza.
Mauro Cascio, filosofo e professionista delle pratiche filosofiche (Sucf-Pragma), è impegnato negli ultimi anni in una fitta produzione saggistica, proponendo soprattutto studi hegeliani, con particolare riferimento alla Logica (McTaggart, Noël) e alla ricezione del pensiero idealista nella Napoli dell’Ottocento (Vera, Mariano). Tra le sue ultime curatele “Una storia senza fine” di F.W. Carové.