Angelo Tonelli. Zosimo di Panopoli
Visioni e risvegli
Scritto agli inizi del V secolo, Visioni e risvegli raccoglie quattro brevi trattati di alchimia, il più famoso dei quali, Sulla virtù, descrive con immagini oniriche i diversi gradi di un rito di iniziazione che conduce alla realizzazione dell’Uomo Aureo, ovvero della coscienza cosmica o unitaria, alla maniera della Sapienza greca di Pitagora, Parmenide, Eraclito, di quella orientale e in generale di ogni via sapienziale.
La prima pubblicazione di questo libro risale al 1988 e ha una genesi particolare: nel 1979 Giorgio Colli, da poco scomparso, mi apparve in un sogno nel quale mi indicava uno scaffale e un punto preciso nell’Istituto di Filologia antica dell’Università di Pisa. Dopo un paio di giorni andai in quel luogo e vi estrassi un libro: era la Collection des anciens alchimistes grecs di Berthelot, un chimico che aveva messo insieme una grande raccolta di testi alchemici greci. Aprii a caso il libro imbattendomi in questa frase:
È questo il mistero divino e supremo, l’oggetto di tutte le ricerche, questo è il tutto, da esso viene il tutto e per mezzo di esso il tutto è, due nature, una sola essenza, l’una trascina l’altra e l’una domina l’altra, questa è l’acqua d’argento la maschio-femmina che sempre fugge, attratta verso ciò che è proprio, è l’acqua divina che tutti hanno ignorato, non è facile contemplare la sua natura, non è metallo né acqua che sempre scorre, né è un oggetto corporeo, non può essere dominata, è il tutto in tutte le cose, ha vita e spirito ed è distruggitrice. Chi intende queste parole possiede l’oro.
Carl Gustav Jung nel 1927 si dedicò all’alchimia e in particolare scrisse un saggio sulle visioni di Zosimo, nel quale dice che l’alchimista nelle peripezie dei metalli, dalla dimensione della melanconia, attraverso la purificazione, giunge alla coscienza aurea, che è la realizzazione del sé profondo. Quindi l’alchimista sperimenta nella metamorfosi della materia, che egli stesso guida, la metamorfosi evolutiva di se stesso.
Nella dimensione contemplativa, noetica, del tragitto iniziatico alchemico, lo specchio rappresenta lo spirito divino, il sé profondo, l’essere umano che ha coscienza di sé e della propria unità con il cosmo intero e con il divino. Lo specchio riconnette con la divinità interiore e questo è il nucleo sapienziale di una ricerca iniziatica che muove dalla materia riconoscendone l’identità di fondo con lo spirito. Il motto alchemico fondamentale è: se non corporifichi ciò che è spirituale e non spiritualizzi ciò che è corporeo non otterrai nulla.
Angelo Tonelli (Lerici, 1954), poeta, autore e regista teatrale, tra i massimi grecisti viventi, ha studiato Filosofia antica a Pisa, con Giorgio Colli. Ha pubblicato tra l’altro diverse opere di poesia e saggi. Per i “Classici” Feltrinelli ha tradotto e curato Dell’Origine di Eraclito (1993), La terra desolata. Quattro quartetti di T.S. Eliot (1995), il primo volume di Le parole dei Sapienti dedicato a Senofane, Parmenide, Zenone, Melisso (2010), Eleusis e Orfismo (2015), Negli abissi luminosi. Sciamanesimo, trance ed estasi nella Grecia antica (2021) e Dell'origine di Parmenide (2023).