Daniele Menozzi. Lezioni di storia della Chiesa

L'importanza della dimensione storica per l'annuncio evangelico 

Nel video Daniele Menozzi parla del suo libro Lezioni di storia della Chiesa, pubblicato nel 2024 da Morcelliana. 

Le ragioni del libro risalgono all'inizio degli anni Ottanta quando, cominciando la mia prima docenza universitaria di Storia della Chiesa alla Facoltà di Lettere dell'Università di Bologna, mi resi conto che gli studenti facevano molta fatica a distinguere questa disciplina dal catechismo. Inoltre, da una parte, i docenti di orientamento conservatore ritenevano che la Storia della Chiesa dovesse svolgere una funzione di supporto all'istituzione ecclesiastica e, dall’altra, i colleghi di orientamento marxista pensavano che a partire dal XVIII secolo questa disciplina non avesse più ragione d’essere e che occorresse sciogliere la storia religiosa nella storia sociale, culturale e politica, perché il religioso non aveva più un'effettiva autonomia e non meritava di essere trattato. 

Mi sembrava, pertanto, che un’introduzione alla Storia della Chiesa fosse particolarmente utile perché aiutava a mostrare il religioso come una dimensione della vita collettiva che aveva continuato ad incidere anche in età contemporanea e che quindi non si potesse non tenerne conto per capire il mondo. 


La Storia della Chiesa è stata per lungo tempo considerata una disciplina ancillare nei confronti della teologia, perché permetteva di attingere dai fatti del passato delle armi a sostegno delle tesi teologiche. Ma già nella seconda metà del XX secolo cominciarono essere formulate tesi sulla necessità di secolarizzare la Storia della Chiesa, ossia di differenziarla dalla teologia: la teologia come disciplina che prende in considerazione il dato rivelato e alla luce di questo guarda alla storia cercando di rilevare il disegno salvifico di Dio, la Storia della Chiesa come disciplina puramente fenomenica che prende in esame le manifestazioni terrene di una comunità di uomini che si richiamano all’insegnamento di Gesù.

Una recente Lettera di Papa Francesco ha sostenuto che la Storia della Chiesa non deve svolgere alcuna funzione ancillare nei confronti della teologia, ma è una disciplina autonoma. I teologi non possono prescindere dalla considerazione della dimensione storica, perché questa dimensione, che ci mette in contatto con la realtà degli uomini, è necessaria per elaborare le modalità di un annuncio evangelico in grado di parlare agli uomini del nostro tempo, sulla base della conoscenza delle loro condizioni.

 

Daniele Menozzi è professore emerito alla Scuola Normale Superiore di Pisa, membro del Consiglio scientifico dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana-Treccani e socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei. Fa parte della direzione di «Modernism» e del Comitato direttivo della «Rivista di storia del cristianesimo» (che ha contribuito a fondare). Per Morcelliana ha pubblicato: Giovanni Paolo II (2006); I papi e il moderno (2016); Da Cristo Re alla città degli uomini (2019); Il papato di Francesco in prospettiva storica (2023).