Pierfranco Bruni. L'antropologia di Ida Magli
Alle radici della civiltà
La sua difesa dell’Italia e dell’occidente la porta a porsi la domanda di cosa ci sarà dopo l’occidente, se noi viviamo nello strapotere delle finanze e dei mercati questo significa che la fine della politica è imminente. E se il suicidio della politica passa attraverso l’omicidio della cultura, anche l’antropologia deve cercare di capire cosa c’è dietro la civiltà del mercato. Lei era contro la civiltà del mercato perché prima del mercato deve esserci una civiltà delle idee e per questo la Magli non ha mai accettato la contestualizzazione dell’Europa come è nata, perché se l’Europa non nasce come pensiero non può esserci un’Europa spirituale.Ida Magli si confronta con la sua formazione e con la sua identità cattolica che non rinnega, perché la religione è come la lingua: io posso non essere più credente, ma questa mia formazione cattolica e occidentale resta dentro di me e rinnegarla significherebbe rinnegare la mia stessa identità.
L’uomo nasce dal mito dell’infanzia e l’incipit dell’uomo dell’infanzia ci serve a capire che cosa sarà l’uomo di domani, pertanto non possiamo capire la civiltà di oggi se non abbiamo la consapevolezza dell’incipit della civiltà e del processo di civilizzazione.L’Europa si forma sulle culture e l’Italia è al centro di queste culture europee e in particolare mediterranee. Se manca una visione della coscientizzazione culturale del mondo greco, latino e anche giudaico non è possibile creare un’Europa unitaria, ma solo un’Europa monetaria costruita a tavolino.
Le grandi tragedie, le guerre dell’età contemporanea sono il frutto delle tragedie dei popoli che vivono in maniera sradicante il proprio territorio. Dobbiamo radicarci non solo in un territorio, ma anche nelle nostre coscienze.
Pierfranco Bruni è nato in Calabria e vive tra Roma e la Puglia. Scrittore, poeta, italianista e critico letterario, già direttore archeologo presso il Ministero della Cultura. Esperto di Letteratura dei Mediterranei, vive la letteratura come modello di antropologia religiosa. Ha pubblicato diversi testi sulla cristianità in letteratura. Il suo stile analitico gli permette di fornire visioni sempre inedite su tematiche letterarie, filosofiche e metafisiche. Si è dedicato al legame tra letteratura e favola, letteratura e mondo sciamanico, linguaggi e alchimia. Ha pubblicato oltre 120 libri, tra poesia saggistica e narrativa. È presidente del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”. Ricopre incarichi istituzionali inerenti la promozione della cultura e della letteratura. Quest’anno con decreto del Ministero della Cultura Mic , è stato nominato Presidente della Commissione per il conferimento del titolo di “Capitale italiana del Libro 2024“. Recente è inoltre l’incarico assegnato sempre dal Mic di Componente della Giunta del Comitato nazionale per il centenario della morte di Eleonora Duse (21 aprile 1914 – 21 aprile 2024), direttore scientifico nazionale del Progetto Undulna Duse 100 e del Progetto nazionale Manlio Sgalambro a 100 anni dalla nascita. Entrambi indetti dal Ministero della Cultura (MiC).