Pierfranco Bruni. Yukio Mishima

Una filosofia dell'azione

Nel video Pierfranco Bruni parla dello scrittore giapponese Yukio Mishima, pseudonimo di Hiraoka Kimitake (Tokyo, 14 gennaio 1925 – Tokyo, 25 novembre 1970), nel centenario della nascita.  

Mishima non è stato solo uno scrittore ma anche un filosofo, un filosofo dell’azione. Fu definito l’esteta del patriottismo perché incarnava l’uomo decadente, rappresentato in occidente da personalità come D’Annunzio o Camus, che reagisce al crollo del valore dell’identità nazionale. 


Nel suo libro La vita dei samurai c’è la descrizione sottile di una filosofia dell’azione, dove il samurai rappresenta un’icona del mondo giapponese, nel quale il senso e il tempo della morte diventano concetti in cui la bellezza è immortale.  

Mishima guarda con molta attenzione alla cultura europea, all’occidente mediterraneo, compie un viaggio in Europa e la prima nazione che vuole visitare è la Grecia, perché lì, dice, che si è formata la civiltà della bellezza. 


Marguerite Yourcenar negli anni Ottanta scrive il saggio Mishima o la visione del vuoto, che descrive il percorso esistenziale dello scrittore, che si lascia morire perché ha perso la tradizione della patria.

La visione del vuoto è morire con il pensiero ogni mattina di non avere più paura di morire. 

Il valore di un uomo si rivela nell’istante in cui la vita si confronta con la morte ma noi viviamo in un modo tale che nulla ci costringe a testimoniare la nostra risolutezza nell’affrontare la morte. È facile dichiarare che si è pronti a morire, ad offrire la propria vita ma non altrettanto a dimostrare che quanto si afferma risponde al vero.  
Yukio Mishima

Siamo nella filosofia dell’esistenzialismo e della tragicità, trasportata nel Giappone di quel tempo, che aveva vissuto la sua tragicità con Hiroshima e Nagasaki, ma che non è mai nichilista. 
Gli elementi della forza, della bellezza e della spiritualità vengono identificati dal punto di vista simbolico come i miti del mare della fertilità. 

Pierfranco Bruni è nato in Calabria e vive tra Roma e la Puglia. Scrittore, poeta, italianista e critico letterario, già direttore archeologo presso il Ministero della Cultura. Esperto di Letteratura dei Mediterranei, vive la letteratura come modello di antropologia religiosa. Ha pubblicato diversi testi sulla cristianità in letteratura. Il suo stile analitico gli permette di fornire visioni sempre inedite su tematiche letterarie, filosofiche e metafisiche. Si è dedicato al legame tra letteratura e favola, letteratura e mondo sciamanico, linguaggi e alchimia. Ha pubblicato oltre 120 libri, tra poesia saggistica e narrativa. È presidente del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”. Ricopre incarichi istituzionali inerenti la promozione della cultura e della letteratura. Quest’anno con decreto del Ministero della Cultura Mic , è stato nominato Presidente della Commissione per il conferimento del titolo di “Capitale italiana del Libro 2024“. Recente è inoltre l’incarico assegnato sempre dal Mic di Componente della Giunta del Comitato nazionale per il centenario della morte di Eleonora Duse (21 aprile 1914 – 21 aprile 2024), direttore scientifico nazionale del Progetto Undulna Duse 100 e del Progetto nazionale Manlio Sgalambro a 100 anni dalla nascita. Entrambi indetti dal Ministero della Cultura (MiC).