Victor Cousin e la rivincita dello Spiritualismo

Mauro Cascio 

Nel video Mauro Cascio parla de «La rivincita dello spiritualismo», il volume di Victor Cousin che ha curato con Giovanni Balducci, pubblicato nel 2025 da Bonanno editore.
 
Nel testo sono raccolti e presentati per la prima volta al pubblico italiano gli scritti di Cousin per la Revue des Deux Mondes, una delle più prestigiose riviste francesi, fondata nel 1829 e ancora in attività. Un laboratorio umanistico che ha coinvolto tra gli altri Alexandre Dumas, Honoré de Balzac, Charles Baudelaire e Victor Hugo. Professore di filosofia alla Scuola Normale di Parigi, Cousin fu anche Ministro dell’Istruzione (1840) e soprattutto vivace animatore dei dibattiti culturali (in Italia ebbe come amici e interlocutori Alessandro Manzoni, Massimo D’Azeglio e Augusto Vera).

Di filosofia c’è bisogno, ma se la filosofia rinuncia al suo carattere forte, al “sistema”, rischia di perdere ruolo e efficacia. È un compito arrogante, faticoso, “prender su di sé la fatica del Concetto”, ma in assenza di questa sfrontatezza, il tutto rischia di ridursi a una galleria di dotte opinioni, dove si espongono io in posa. Già ai tempi di Cousin il pensiero si era seduto a guardar rassegne o a descrivere cornici, senza più interessarsi della magia del quadro. 

In seguito a eccessive speranze crudelmente deluse, la ragione umana, avendo perso la fiducia nelle proprie forze senza poter perdere il bisogno di Dio, per soddisfare questo bisogno immortale, si rivolge a tutto fuorché a se stessa, e perfino, non sapendo elevarsi a Dio per la via legittima e nella misura che gli è consentita, si getta oltre il buon senso e tenta il nuovo, il chimerico, l’assurdo perfino, per raggiungere l’impossibile. 
Victor Cousin


Bisogna radicare il Vero e indagare la sua natura, solo così riusciamo ad avere posizioni etiche ed estetiche (anche di questo parla il volume). Il pensiero di Cousin ci è introdotto da Schelling e in appendice è presentato un intervento di Alessandro Manzoni, che si impegna in un brillante corpo a corpo con i grandi temi dell’idealismo. Indagare il Vero vuol dire penetrare il cuore della filosofia, cioè Dio, che non è l’inerte astrazione dei teologi, ma una comprensione a cui puoi arrivare.

Questo Dio, io lo capisco e lui mi capisce, mi ama e io lo amo, lo invoco e lui mi ascolta; parla al mio spirito e lo sento nel mio cuore. È questo Dio che ho insegnato e che voglio insegnare ancora. 
Victor Cousin



Mauro Cascio, filosofo e professionista delle pratiche filosofiche (Sucf-Pragma), è impegnato negli ultimi anni in una fitta produzione saggistica, proponendo soprattutto studi hegeliani, con particolare riferimento alla Logica (McTaggart, Noël) e alla ricezione del pensiero idealista nella Napoli dell’Ottocento (Vera, Mariano). Tra le sue curatele più recenti «Una storia senza fine» di F.W. Carové. Il suo ultimo libro è «Il fulmine della soggettività. Attraversamenti hegeliani dall’infinita periferia» (Morlacchi editore).